Notiziario di Mercoledì 6 Dicembre 2006
Un peschereccio italiano della Marineria di Mazara del Vallo con otto persone a bordo, sei italiani e due tunisini, è affondato stamani al largo delle coste tunisine. L'allarme satellitare che scatta automaticamente in caso di affondamento è stato ricevuto alle 7:30 dalla stazione della Guardia Costiera di Bari Palese, che lo ha girato alla centrale operativa di Roma. L'allarme era relativo ad un' emergenza davanti alle coste tunisine: considerata la localizzazione, è stato coinvolto il Comando delle capitanerie di porto di Pantelleria che ha raccolto informazioni secondo le quali, effettivamente, un motopesca sarebbe affondato in quel tratto di mare. Le operazioni di soccorso sono scattate immediatamente. Il comando della Guardia costiera ha allertato le autorità tunisine, che hanno avviato le ricerche con due motovedette e un elicottero; a queste unità si è unita una motovedetta fatta salpare da Pantelleria e un aereo, sempre delle Capitanerie di porto italiane, decollato da Catania. Il luogo dell'affondamento é stato individuato a 14 miglia davanti alle coste tunisine. Il peschereccio in questione è il Francesco Cangitano, di Mazara del Vallo. Sul posto, oltre alle unità di soccorso italiane e tunisine, si sono subito diretti anche dei motopesca italiani, che hanno recuperato i quattro superstiti e i due cadaveri. Continuano le ricerche dei due dispersi.