Notiziario di Venerdì 1 Dicembre 2006
Ritardi, ostruzionismi, negligenze, mancanza di volontà politica. C’è questo ed altro nella tormantata vicenda legata al Piano Regolatore Generale di Agrigento, questione che si trascina da decenni. Il consiglio comunale è in vista del traguardo finale, ma le polemiche, i contrasti, gli scontri tra le varie forze politiche hanno di fatto bloccato il dibattito e provocato un allungamento dei tempi. Da qui la proposta, avanzata nei giorni scorsi, dai consiglieri dell’Ulivo, Hamel. Licata e Lauricella, di chiedere alla Regione l’invio di un commissario ad acta. Da parte sua il vice presidente dell’aula, Giuseppe Arnone, nell’accusare determinati settori della maggioranza di fare ostruzionismo, ha chiesto al Prefetto di intervenire, attivando, se necessario, i poteri sostitutivi. Insomma, più che discutere nel merito del Piano, e quindi del futuro di Agrigento, il dibattito politico di questi giorni è incentrato tutto su commissario si – commissario no. E un invito al consiglio comunale a mettere da parte beghe e tatticismi viene da Aldo Broccio, segretario provinciale della Uil, per il quale occorre che l’aula compia un atto di grande rilievo morale, politico e sociale, approvando il Prg nel più breve tempo possibile. E’ opportuno ricordare che il ritardo nell’approvazione dello strumento urbanistico penalizza la città tutta, favorisce l’abusivismo e pone un freno all’occupazione nel settore dell’edilizia. Broccio si dice contrario alla soluzione del Commissario ad acta: sarebbe, conclude, una sconfitta morale e politica per i consiglieri comunali che, in questo caso, dovrebbero dimettersi in massa e non ricandidarsi più. E da parte sua, Piero Mangione, segretario provinciale della Cgi, interviene su un’altra questione che da decenni si trascina: l’aeroporto ad Agrigento. Per Mangione l’eventuale realizzazione dello scalo serviverebbe più all’economia del turismo. Pertanto, rivolgendosi a Massinelli, presidente dell’Aavt, non si capisce l’insistenza con cui si vuole confermare il sito di Racalmuto, bocciato dai tecnici. La Cgil resta convinta dell’utilità dell’aeroporto, ma, conclude Mangione, ne vale la pena?