Notiziario di Lunedì 20 Novembre 2006
Lampedusa in piazza oggi per dire no alla marginalità. Più di 4 mila persone in corteo hanno sfilato per le principali vie dell’isola aderendo allo sciopero generale promosso da un Comitato spontaneo, presieduto da Calogero Albanese, al quale hanno aderito commercianti e imprenditori per protestare contro la situazione di abbandono dell'isola da parte delle istituzioni. Tutti i negozi sono rimasti chiusi. Una protesta ad oltranza, hanno ribadito gli organizzatori, che proseguirà anche nei prossimi giorni. Nella tarda mattinata una delegazione ha anche occupato pacificamente la stanza del sindaco Bruno Siragusa, in prima fila nel corteo. Allo sciopero generale ha aderito anche la Cgil. Il servizio.
Sciopero generale questa mattina a Lampedusa. E’ stato organizzato dall’associazione dei commercianti locali per protestare contro il disinteresse dei governi nazionale e regionale, circa le numerose problematiche che affliggono la comunità isolana. Più di tremila persone sono scese in piazza a protestare, tutti chiusi gli esercizi commerciali.
Uno sciopero generale senza nessun colore politico. Destra e sinistra tutti assieme per cercare di scuotere le coscienze di chi amministra Stato e Regione siciliana.
Intanto continuano a susseguirsi gli sbarchi di clandestini extracomunitari. Diciannove clandestini sono stati bloccati la notte scorsa a Lampedusa dai carabinieri dopo essere riusciti a sbarcare direttamente a terra. Gli extracomunitari sono stati accompagnati nel centro di prima accoglienza dove si trovavano altri 222 immigrati giunti ieri sull'isola. Ieri un gommone con 23 clandestini era stato soccorso dalla nave "Orione" della Marina militare a 58 miglia a sud di Lampedusa; un barcone con 199 persone, tra cui 11 donne e 4 bambini, era stato invece intercettato in serata dalla stessa unità militare e da una motovedetta della Guardia di Finanza.