Notiziario di Sabato 2 Settembre 2006
Una sentenza destinata a provocare rumore. Il Consiglio di Stato ha commissariato il CSM, Consiglio Superiore della Magistratura. La vicenda riguarda il ricorso presentato da una giovane di Favara contro la decisione del prefetto e del procuratore della Repubblica di Agrigento di nominarla vice procuratore onorario alla Procura. Nomina respinta in virtù di alcune parentele della sorella della giovane professionista, definite scomode. Ma la donna, con il patrocinio dell’avvocato Girolamo Rubino, ha fatto ricorso al Consiglio di Stato che ha imposto al Csm di nominare la professionista vice procuratore onorario. Il Csm, però, non ha adempiuto entro i termini di legge e pertanto la donna ha presentato un nuovo ricorso al Consiglio di Stato, sempre assistita dall’avvocato Rubino. Ieri la sentenza dei Giudici che hanno nominato l’ex presidente del Senato e attuale vice presidente del Csm, Nicola Mancino, commissario ad acta dello stesso organo di autogoverno dei giudici, col compito di dare esecuzione alla sentenza entro 60 giorni. Il consigli di stato ha inoltre condannato il ministero a versare gli arretrati alla donna.