Notiziario di Lunedì 7 Agosto 2006
Saranno le analisi effettuate presso il centro di biologia molecolare di Bologna a stabilire se la morte di una infermiera 61/enne di Licata (Agrigento) sia da collegare alla variante umana della malattia di Creuzfeldt Jakob, legata al cosiddetto morbo della mucca pazza, oppure sia (come si sembra più probabile) la forma classica della Cjd. L'esito dei primi accertamenti, eseguiti nei laboratori di anatomia patologica dell'ospedale "Paternò-Arezzo" di Ragusa, ha confermato che la donna era affetta dal morbo di Creutzfeldt-Jacob. La malattia, che colpisce sopratutto persone anziane, presenta gli stessi sintomi della variante umane dell' encefalopatia spongiforme. Solo le ulteriori analisi sui tessuti cerebrali della paziente, inviati anche all'Istituto superiore della Sanità di Roma, stabiliranno con certezza la diagnosi. La donna era stata ricoverata nell'unità operativa di nuerologia dell'ospedale di Caltanissetta il 3 luglio scorso: accusava disturbi della memoria e i sintomi classici del morbo di Creutzfeldt-Jakob. Dal prelievo dei tessuti cerebrali, effettuato dopo il decesso, i medici hanno avuto la conferma della malattia. Fino ad oggi l'unico caso di variante umana della Cjd in Italia si è registrato in Sicilia: una giovane studentessa universitaria di Menfi (Agrigento), morta nell'agosto del 2003, un anno dopo avere accusato i primi sintomi del male.