Notiziario di Sabato 5 Agosto 2006
Settimana decisiva, la prossima, sul fronte della battaglia portata avanti dal comitato civico di Aragona contro la realizzazione di una mega discarica. Lunedì mattina il sindaco, Biagio Bellanca, sarà ricevuto a Roma al Ministero dell’Ambiente, mentre martedì, 8 agosti, è in programma un incontro con i responsabili dell’agenzia regionale dei rifiuti per definire un percorso condiviso per individuare un nuovo sito dove ubicare la discarica. Ieri intanto seduta straordinaria del consiglio comunale allargata alla presenza di deputati nazionali e regionali agrigentini. Solo in due hanno risposto all’appello. Vediamo.
All’incontro organizzato ieri dal Comitato Civico di Aragona nell’aula consiliare, allargato alla presenza di deputati e senatori eletti in provincia, per stabilire un percorso comune per programmare nuove iniziative di lotta contro il Piano regionale dei Rifiuti che, come si sa prevede la realizzazione di una mega discarica, in località Serra Palermo, alle porte del paese, hanno risposto presente soltanto il vice ministro alle infrastrutture, Angelo Capodicasa, il deputato regionale dei DS, Giacomo Di Benedetto e il segretario provinciale della CGIL, Piero Mangione.
L’incontro, che ha visto tra gli altri la presenza di numerosi cittadini si è aperto con l’intervento del sindaco, Biagio Bellanca che ha ufficializzato la notizia secondo la quale altri sindaci della provincia avrebbero dato ampie garanzie ad accogliere la discarica nei propri territori. Il futuro dei cittadini di Aragona si gioca dunque sull’asse Palermo-Roma dove nei prossimi giorni sono in programma una serie di incontri per formalizzare gli atti che scongiurino quanto è previsto dall’Ordinanza Commissariale.
Il vice Ministro Capodicasa ha illustrato invece la posizione del ministro dell’Ambiente, Pecoraro Scanio per il quale esistono irregolarità nella formazione del Piano regionale dei Rifiuti in Sicilia. “Un Comitato tecnico, ha spiegato Capodicasa, sta lavorando per ricostruire una vicenda complessa che coinvolge la competenza di numerosi organi e che vede persino lo stato Italiano destinatario di una procedura d’infrazione dell’unione Europea, sulla quale dovrà pronunciarsi la Corte di Giustizia”. E contro il Piano Rifiuti si sono scagliati anche il segretario provinciale della CGIL Piero Mangione e dal deputato regionale diessino Giacomo Di Benedetto.
Moderatamente soddisfatto per l’esito dell’incontro il presidente del comitato civico, Angelo Caltagirone, per il quale la mobilitazione cesserà solo quando si avrà il risultato concreto del formale trasferimento in un altro sito della discarica.