Notiziario di Martedì 1 Agosto 2006
In apertura la cronaca giudiziaria. Tiene ancora banco la sentenza emessa ieri sera dai giudici del Tribunale di Agrigento nel processo sulla cosiddetta villa abusiva dell’ex sindaco e senatore Udc, Calogero Sodano. L’esponente politico ha avuto inflitti un anno e 11 mesi di reclusione per violazioni nella ristrutturazione di un vecchio immobile ricadente nella zona A del parco archeologico. Una sentenza che naturalmente ha riflessi di natura politica. Il servizio.
Una sentenza ingiusta. Sono state queste le prime parole pronunciate dall’ex sindaco e senatore di Agrigento, Calogero Sodano, alla condanna ad un anno e 11 mesi di reclusione inflitti ieri dai giudici della prima sezione del Tribunale per la vicenda della presunta villa abusiva realizzata in contrada Maddalusa. Assieme a Sodano sono stati condannati anche la moglie, Antonella Gulotta, il direttore dei lavori e progettista, Gerlando Sanzo e l’ex ingegnere capo dell’ufficio tecnico comunale di Agrigento, Francesco Miccichè. Unico assolto, Gaetano Greco, peraltro unico tra gli imputati presente alla lettura della sentenza. Sodano ha annunciato ricorso in Appello, sperando in un ribaltamento della sentenza. Il collegio, presieduto da Maria Sabatino, ha anche disposto la demolizione, a cura del Comune, dell'immobile abusivo. Secondo l'accusa la ristrutturazione avrebbe determinato un aumento della volumetria del fabbricato, che ricade in una zona dove vige il divieto assoluto di edificabilità. Le opere sarebbero state realizzate in violazione della concessione rilasciata all'originaria proprietaria, la suocera di Sodano per il recupero di un ex ovile. L'ex senatore ha sempre sostenuto la regolarità delle procedure seguite. Esulta Legambiente, la cui denuncia ha trovato conferma nell’operato della magistratura.