Notiziario di Martedì 9 Novembre 2004
Appena ieri l’inchiesta della DDA di Palermo che aveva messo in luce le disfunzioni del 41 bis, il carcere duro ai boss mafiosi. In particolare, era emerso che dal carcere di Viterbo il boss Leonardo Vitale gestiva gli affari della cosca, con ordini trasmessi anche via fax. E oggi il boss dei boss di Cosa Nostra, Totò Riina ha chiesto di essere esentato dai rigori previsti dall'art.41 bis. L'istanza sarà valutata nei prossimi giorni dal Tribunale di sorveglianza di Milano, competente a decidere in quanto il boss siciliano è detenuto nel carcere di Opera. I giudici andranno personalmente nella struttura carceraria per ascoltare l'interessato, e poi valuteranno la sussistenza delle situazioni elencate dal detenuto nel 'reclamo'.