Notiziario di Lunedì 18 Agosto 2003
Ufficialmente, tutto è fermo a quel 30 giugno scorso, quando Aldo Piazza, a sorpresa, nominò due nuovi assessori, uno di Forza Italia e l’altro di AN, provocando l’immediata e dura reazione dell’UDC. Quello stesso giorno, nel corso di una improvvisata conferenza stampa, i consiglieri dell’UDC, con in testa il presidente Di Maida, annunciarono l’uscita dalla maggioranza in attesa di una verifica interna. Verifica che, sino ad oggi, non c’è stata. Tra i più attivi, quel giorno, a chiedere l’uscita del partito dalla maggioranza e dalla Giunta fu il consigliere Calogero Capraro, primo eletto nella lista del CDU, vicino alle posizioni del presidente della Regione Cuffaro. Fu lui a rendere noto a Piazza lo strappo dell’UDC. Ma Capraro non si è fermato lì. Nei giorni scorsi ha smosso le stagnanti acque della politica agrigentina annunciando, per settembre, la proposta di indire una sorta di referendum popolare sull’attività del sindaco Aldo Piazza e della sua amministrazione, accusati di avere tradito la fiducia della gente. Un’iniziativa che ha provocato un vero e proprio terremoto politico, con tutto l’UDC e la Casa delle Libertà che hanno preso le distanze da Capraro. Ma lui non retrocede di un millimetro. Oggi non solo rilancia l’iniziativa, ma accusa i tanti paladini che sono scesi in campo a difesa del sindaco. Il senso della mia iniziativa, scrive in una nota, era quello di provocare un proficuo dibattito sulle possibili correzioni di rotta nei confronti dell’attuale amministrazione, la cui linea d’azione, prosegue Capraro, non ha coinciso con le emergenze della città. La politica è progettualità, continua, e non una continua spartizione di incarichi professionali, di nomine, di consulenti o di allargamento di posti in Giunta. Occorre, prosegue, migliorare la qualità della vita col potenziamento dei servizi comunali, utilizzando al meglio le risorse comunitarie e attivando una task-force per l’ufficio tecnico. E dall’iniziativa di Capraro prendono le distanze oggi i tre consiglieri di AN, Vaianella, Burgio e Tortorici per i quali 20 mesi di attività della Giunta Piazza sono troppo pochi per esprime un giudizio definitivo.