Notiziario di Lunedì 10 Febbraio 2003
Anche due agrigentini tra i 19 arrestati nell’operazione antidroga, denominata My Friend, condotta sull’asse Caltanissetta-Ragusa. Si tratta di Giuseppe Cuscio, 31 anni e Antonio Aprile, 35, il primo titolare di un bar, il secondo disoccupato, entrambi di Canicattì. Gli agenti delle Questure dei due capoluoghi hanno messo le mani su un'organizzazione criminale specializzata nel traffico di sostanze stupefacenti, in grado di controllare lo spaccio e il rifornimento di droga in cinque province, tra cui appunto Agrigento. Una ordinanza di custodia è stata notificata dall'Interpol ad Angelo Farrugio, 34, commerciante di Canicattì, attualmente recluso a Panama. Le 19 ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal Gip del Tribunale di Caltanissetta, Maria Grazia Giannazzo, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Tutti gli arrestati debbono rispondere di associazione per delinquere finalizzata al traffico di cocaina ed altri derivati dalla cannabis, nonché di porto e detenzione di armi da fuoco. E da Caltanissetta alla vicina Gela dove gli investigatori hanno inferto un altro duro colpo alla stidda, con un seguito all’operazione B Side che il 13 novembre scorso portò all’arresto di 62, persone, molte delle quali minorenni. I Carabinieri nella notte hanno notificato sei ordinanze di custodia cautelare in carcere, una settima persona risulta latitante, accusate di concorso in fittizia intestazione di beni a terzi di proventi illeciti per eludere le disposizioni in materia di prevenzione patrimoniale. Gli ordini di custodia sono stati notificati a Luigi Cosenza, 45 anni, ai fratelli Emanuele e Orazio Comandatore, di 37 e 39 anni, e in carcere a Angelo Fiorisi, di 35 anni. Due giorni fa erano stati arrestati Samuele Rinzivillo, 19 anni, e Salvatore Cavallo, 20 anni. Il latitante è Emanuele Costanza, 40 anni, ricercato dallo scorso novembre perché colpito da un altro mandato di cattura. Secondo le indagini gli indagati riciclavano denaro sporco delle famiglie mafiose in attività lecite. I carabinieri hanno sequestrato due imprese di ortofrutta e la «Gela trans» e «Terranova ortaggi».