Notiziario di Mercoledì 11 Dicembre 2002
E continuiamo a parlare di mafia. E' una corsa contro il tempo per la procura di Palermo, che deve interrogare il pentito di mafia Antonino Giuffrè entro la mezzanotte di domani. Scade, infatti, proprio giovedì, 12 dicembre, il termine per la collaborazione dell'ex braccio destro di Bernardo Provenzano, che aveva iniziato a parlare con i magistrati il 12 giugno del 2002, cioè sei mesi fa. Proprio come prevede la nuova legge sui pentiti. Ad interrogarlo da ieri sono il procuratore Pietro Grasso e il suo vice, Sergio Lari. Il pentito è chiamato a rispondere sui responsabili di alcuni omicidi. L'ampiezza delle sue dichiarazioni ha fatto si' che il pentito fosse interrogato, in questi 180 giorni, anche dai magistrati di altre procure. E intanto la corte d'assise d'appello di Palermo, presieduta da Innocenzo La Mantia, ha ridotto a quindici anni la condanna all'ergastolo inflitta in primo grado a Giuffrè per l'uccisione degli imprenditori di Cerda Salvatore e Giuseppe Sceusa, strangolati e sciolti nell' acido nel giugno del 1991. Al pentito i magistrati hanno riconosciuto l'attenuante speciale della collaborazione con la giustizia.