Notiziario di Venerdì 3 Marzo 2000

I 90 deputati della Regione siciliana, oltre a essere gli unici in Italia a fregiarsi del titolo di ''onorevoli'', costano annualmente circa 330 milioni ciascuno tra emolumenti, indennita' e oneri previdenziali. La loro retribuzione e' infatti equiparata a quella dei senatori: la spesa prevista nel bilancio interno, approvato stasera in aula, ammonta a quasi 30 miliardi. Ma a questa cifra vanno aggiunte diverse altre ''voci'' che riguardano sempre i deputati. Ad esempio due miliardi per le trasferte e i viaggi ''inerenti lo svolgimento delle funzioni parlamentari''.E visto che non tutti conoscono le lingue, ci sono anche 80 milioni da destinare ai corsi di inglese, anche se negli anni scorsi solo in quattro hanno scelto di seguirli.Se il deputato non viaggia, certo non puo' rinunciare al mattino a cornetto e caffe': cosi' altri 300 milioni vengono destinati al ''servizio di caffetteria e di ristoro'', aperto anche al personale. Per la pulizia del Palazzo e la cura dell'aspetto degli onorevoli, il bilancio stanzia mezzo miliardo alla voce ''servizi igienici, prodotti igienico-sanitari e barberia''.Anche chi non e' piu' deputato grava sulle casse della Regione: gli assegni vitalizi ammontano infatti a 31 miliardi. Il presidente dell' Ars Nicola Cristaldi sottolinea tuttavia che molti capitoli di spesa ''sono stati ridotti'' e che ''e' cresciuta solo la spesa previdenziale per gli ex deputati e quella per i dipendenti''.

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