Notiziario di Martedì 19 Febbraio 2008
E’ finita in Romania la latitanza di Vincenzo Spoto, 50 anni, originario di Casteltermini, elemento di spicco della cosca locale mafiosa. L’uomo è stato arrestato in base ad un mandato europeo emesso dalle autorità italiane. Era ricercato dal 6 luglio 2007 per appartenenza a un'organizzazione criminale di tipo mafioso. Gli investigatori lo ritengono in rapporti con il boss Salvatore Fragapane e con i fratelli Luigi e Giuseppe Putrone, entrambi di Porto Empedocle. Ed è accusato di avere favorito la latitanza, tra gli altri, di Joseph Focoso, killer del maresciallo dei carabinieri Giuliano Guazzelli, avvenuto il 4 aprile 1992. Era ricercato dal mese di luglio del 2007. La sua latiatanza è finita oggi. Vincenzo Spoto,50 anni, originario di Casteltermini, ritenuto elemento di spicco della famiglia mafiosa del piccolo centro montano , è stato scovato in Romania, dove abitava con la famiaglia, dalla polzia locale in collaborazione con l'interpool. L'uomo è già arrivato in Italia, e si trova ora al carcere di Rebibbia a disposizione delle autorità italiane. L'operazione è scattata in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dal gip del tribunale di Plaermo Fabio LIcata su richiesta del Pm della locale Dda Gianfranco Scarfò. Le indagini, portate avanti dalla DIA, hanno accertato una pesante accusa nei confronti di Spoto.
Spoto era stato già arrestato in Romania nel 1999 per traffico di droga, i cui proventi sarebbero stati investiti nello stesso territorio straniero, dove esercitava un'attività commerciale. Di lui hanno parlato i pentiti Pasquale Salemi, Luigi Putrone e Alfonso Falzone. Lo hanno indicato come affiliato alla famiglia mafiosa agrigentina. Spoto avrebbe avuto anche contatti con Salvatore Fragapane, considerato massimo esponente di Cosa Nostra nel corso degli anni '90. XXXXXXXXX E passiamo alla politica. Election day in Sicilia. Le regionali si svolgeranno il 13 e 14 aprile, in concomitanza con le politiche. Lo ha confermato il vice presidente della Regione, Lino Leanza, a conclusione della riunione della giunta. E sul fronte politico raggiunto l’accordo nel centro destra che in Sicilia correrà alle prossime regionali unito e compatto. Tra Pdl, Udc ed Mpa è stata trovata un’intesa. Mediatore Raffaele Lombardo, leader del Movimento per l’Autonomia, che oggi ha avuto un incontro con Silvio Berlusconi. Un incontro durato due ore al quale Lombardo si è presentato accompagnato dal senatore della lega Roberto Caldaroli. Da parte sua Gianfranco Miccichè, uno dei maggiori picconatori di Cuffaro, ribadisce la sua intenzione di candidarsi alla presidenza della regione. XXXXXXXXXX Lutto nel mondo forense agrigentino e non solo. Stamattina è morta ad Agrigento l'avvocato penalista, Lidia Fiamma. Aveva 52 anni ed era presidente della camera penale "Giuseppe Grillo". Lidia Fiamma, nota ad Agrigento anche per la sua attività politica nelle fila di Forza Italia, è deceduta per un male incurabile. XXXXXXXXXXXX Il sindaco di Racalmuto, Salvatore Petrotto, ha lasciato Italia dei Valori, di cui è stato responsabile provinciale, e ha aderito al Movimento per l'Autonomia di Raffaele Lombardo. Petrotto alle scorse amministrative di maggio aveva battuto proprio il candidato a sindaco del Mpa. E a Licata il sindaco Angelo Biondi ha nominato vice sindaco Giuseppe Fragapani, attuale segretario provinciale di AN. Fragapani prende il posto di Vincenzo Federico, recentemente scomparso. XXXXXXX XXXX Nella realtà, e non solo nelle fiction, risolvono i più ingarbugliati gialli. Omicidi che in apparenza sembrano perfetti e che invece vengono risolti magari grazie ad una minuscola goccia di saliva. Parliano dei RIS, il Raggruppamento di Investigazioni scientifiche, una struttura fiore all’occhiello dell’Arma dei Carabinieri. Proprio i Ris sarebbero al centro del caso del pedofilo di Agrigento, arrestato nel 2004 per avere violentato tre bambine, scarcerato un anno dopo, condannato nel 2007 a sei anni e mezzo di reclusione e che, nonostante tutto, continuava a rimanere libero. Libero anche di compiere i più turpi misfatti, come quello su una bimba di 4 anni, per il quale adesso è in isolamento al cercere Petrusa. Al centro del giallo il ritardo di un anno e mezzo della consegna alla procura di Agrigento della relazione sul Dna su Vincenzo Iacono che provocò la scarcerazione del pizzaiolo. Un iter ricostruito in tutti i suoi dettaglia dal procuratore Ignazio De Francisci nella relazione di tre pagine inviata al procuratore generale di Palermo, Salvatore Celesti. I reperti, secondo quanto ricostruito dalla Procura, vennero inviati al Ris di Messina per l'estrazione del dna a gennaio del 2005. Lenzuola, bulbi piliferi e federe, sequestrati a casa di Vincenzo Iacono. La procura trasmise gli oggetti sequestrati nell'abitazione dell'uomo agli esperti dell'arma e a febbraio delegò ai carabinieri l'indagine. Le analisi per l'identificazione di eventuali profili genetici ebbero inizio a luglio del 2005. Lentezze e ritardi che a giudizio di De Francisci portarono il 23 marzo del 2005 alla scarcerazione dell'indagato. Per un difetto di notifica al legale di Vincenzo Iacono l'inizio delle operazioni del Ris saltò e fu rinviato ad ottobre del 2005. Sei mesi dopo, "un tempo assolutamente fisiologico per analisi simili", specificano gli investigatori, i carabinieri inviarono alla procura una relazione in ci si indicava che erano stati scoperti i profili genetici di due maschi. A luglio i magistrati consegnarono agli esperti campioni di riferimento di Vincenzo Iacono per compararli con i primi oggetti analizzati. Il Ris stabilì che il dna trovato su alcune tracce era certamente di Iacono; ma in altre era emerso il profilo genetico di un'altra persona. Il risultato della comparazione, che venne consegnato alla procura dopo una settimana, non era fondamentale per l'affermazione della responsabilità del pizzaiolo, che comunque era libero, in quanto normale che sui reperti fosse stato individuato il suo dna visto che erano stati sequestrati nella sua abitazione. Quando il giudice fu costretto a firmare la scarcerazione, seconda quanto riportato, la perizia del Ris sul Dna del pedofilo accusato di aver abusato le tre sorelline di Aragona, non era ancora arrivata ai pm che dovevano chiedere il rinvio a giudizio. La relazione venne consegnata un anno e mezzo dopo, quando l'uomo era già libero. Adesso la procura generale di Palermo, in base alla relazione del procuratore De Francisci, trasmetterà un rapporto al ministro della giustizia, Luigi Scotti, che prima di inviare gli ispettori vuole conoscere i fatti sulla liberazione del pizzaiolo. XXXXXXXXXX Il presidente regionale del Centro Italiano Studi amministrativi, l’agrigentino Benedetto Aldo Timineri, è stato tra i relatori durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia. Timineri ha svolto un intervento ponendo, tra l’altro, in evidenza l’attuale contrasto tra la giurisdizione amministrativa e quella ordinaria in tema di occupazione acquisitiva o usurpativa della proprietà privata nonché in materia di “giusto ristoro” del danno provocato dalla Pubblica Amministrazione nei confronti dei proprietari dei terreni occupati illegittimamente. Timineri inoltre ha sottolineato la necessità di eliminare al più presto l’arretrato dei giudizi pendenti che al 31 dicembre 2007 ammonta a quasi 31 mila ricorsi. XXXXXXX Mercoledì 16 aprile al Palasport di Favara, si terrà il concerto di Gigi D’Alessio. Durante l’esibizione potranno essere richieste dei brani attraverso le hostess che gireranno per il pubblico. Ad organizzare l’evento dell’Associazione Accademia. XXXXXXXXX Siamo allo sport. E’ stato presentato oggi il primo autslalom città di Ravanusa in programma il 16 marzo prossimo con due manches. Il percorso dio 3520 è stato ricavato sulla strada provinciale Saraceno. L’iniziativa è organizzata dalla Provincia regionale di Agrigento e dall’Automobil club.