Notiziario di Martedì 12 Giugno 2007
Primo incontro al comune di Agrigento, tra il sindaco Marco Zambuto , la giunta ed i dirigenti nominati ieri dal primo cittadino.
L’occasione è servita per la consegna ai vertici della burocrazia comunale, del programma presentato da Zambuto prima delle elezioni ed è stato affrontato il delicato tema dei rapporti tra dirigenza, amministratori e consiglio comunale.
Questo, intanto, il quadro completo della dirigenza comunale agrigentina.
Il settore I affari generali e contratti sarà diretto da Filippa Inglima Modica, Pasquale Vinciguerra al settore II Affari legali, Giuseppe Principato dirigerà il settore 8° lavori pubblici e manutenzione patrimonio, Giovanni Lattuca il settore 3° servizi socioassistenziali e 6° attività produttive e sviluppo economico.
Luigi Ruoppolo si occuperà del settore 5° servizi contabili e personale, Sebastiano Di Francesco il settore 7° pianificazione urbanistica e verde pubblico e il dirigente Calogero Noto Campanella, il settore 9° Igiene ambientale, cimiteri ed espropriazioni. -------- Una ragazza macedone di 23 anni, Arife Alfeta, è rimasta ferita per un incidente stradale sul viadotto Carabollace, situato lungo la statale 115 Agrigento-Sciacca, nei pressi della località balneare di San Giorgio. La sua Fiat Marea ha sfondato il guard-rail cadendo dal viadotto che in quel punto è alto circa 30 metri. Ad estrarla dalle lamiere sono stati i vigili del fuoco di Sciacca. La donna si trova ricoverata all'ospedale Giovanni Paolo II in prognosi riservata. Ha riportato numerose fratture, ma per i medici la donna, che risiede a Sciacca, non sarebbe in pericolo di vita. ------ "Tutti quelli di Cosa nostra, tutti abbiamo votato Cuffaro". E' un passo del verbale di interrogatorio reso il 22 febbraio scorso dal pentito Maurizio Di Gati, ex rappresentante provinciale della mafia di Agrigento, depositato oggi dalla Dda di Palermo agli atti del processo in cui il governatore siciliano, Salvatore Cuffaro, è imputato di favoreggiamento aggravato e violazione di segreto istruttorio.
"Prima delle elezioni regionali, parlando con Leo Sutera, - continua il collaboratore - mi diceva che c'era un grosso interessamento da parte di Cosa nostra palermitana e in più doveva esserci un grosso interessamento di Cosa nostra agrigentina per dare tutti i voti possibili a Salvatore Cuffaro, in quanto, 'avendo lui come presidente della Regione, diceva, i favori per noi sono maggiori sia per i finanziamenti dei lavori sia per i progetti che ci sono nella Regione'".
E l'ex capomafia di Agrigento Maurizio Di Gati nel 2002 avrebbe sollecitato il presidente della Regione Salvatore Cuffaro, attraverso il boss Leo Sutera, per avere un aiuto nell'apertura di una farmacia a Raffadali. Sutera, reggente della cosca di Sambuca di Sicilia, si sarebbe rivolto al capomafia di Brancaccio, Giuseppe Guttadauro, all'epoca detenuto, che a sua volta avrebbe parlato con Cuffaro. Lo ha sostenuto in due interrogatori resi ai magistrati della Dda di Palermo nei mesi scorsi il neo collaboratore di giustizia Di Gati. Il verbale è stato depositato agli atti del processo in cui il governatore è imputato di favoreggiamento aggravato e violazione di segreto istruttorio. ------ E alle dichiarazioni di Di Gati risponde il presidente Cuffaro.
"Apprendo con stupore, delle dichiarazioni del pentito Di Gati che mi riguarderebbero. Ancora una volta – aggiunge Cuffaro – non posso che dire che è triste dover spiegare fatti che non esistono raccontati da persone che non conosco". "Non conosco - aggiunge il presidente della Regione - alcuno dei personaggi citati dal Di Gati ne tantomeno conosco il Di Gati, né ho mai chiesto a lui o ad altri mafiosi di votarmi". "Ricordo solo - prosegue - che alle elezioni del 2001 mi ha votato oltre il 60% dei siciliani, gente perbene che lavora onestamente, e se qualcuno non perbene mi ha votato con la speranza di ottenere illeciti favori ha fatto il peggior investimento della sua vita”.