Notiziario di Mercoledì 8 Novembre 2006
Un incidente mortale si è verificato nel tardo pomeriggio di oggi lungo la strada statale 115, all’altezza del chilometro 227, poco prima dello svincolo per Licata, nei pressi di un deposito di prodotti ortofrutticoli. La vittima è un uomo di 66 anni, Onofrio Peritore. L’uomo, secondo il racconto di alcuni testimoni, si trovava a bordo della sua Renault Clio quando per cause in corso di accertamento da parte della polizia stradale del distaccamento di Agrigento è stato tamponato da un Opel Astra finendo successivamente in un fossato.
Sul luogo del sinistro si sono recati tempestivamente i soccoritori che hanno estratto ancora in vita l’uomo dalla sua auto. Inutile si è rivelata la folle corsa verso l’ospedale di Licata. L’uomo è spirato lungo il tragitto. ------- Un tunisino di 23 anni residente ad Agrigento, con regolare permesso di soggiorno, e sposato con una donna italiana è stato aggredito ieri sera nei pressi della stazione ferroviaria di Bologna. L'uomo é arrivato alle 19 al pronto soccorso dell'ospedale Sant'Orsola con la gola squarciata da un fendente che per poco non gli ha reciso la giugulare. Operato d'urgenza nella notte, è stato trasferito nel reparto di rianimazione. Ora è fuori pericolo, ma ne avrà per quattro mesi. A portarlo in ospedale era stato un tassista al quale il ferito, in compagnia di un amico, si era rivolto ieri sera in piazza XX Settembre dicendo di essere ferito e di aver bisogno di cure. Il tassista, ha trasportato i due fino al Sant'Orsola e poi ha avvertito il 113. Nel frattempo, l'amico del ferito si era dato precipitosamente alla fuga. La polizia ha setacciato la zona della stazione e in Galleria II Agosto ha fermato un immigrato che presentava due lievi ferite all'altezza dell'orecchio e copiose macchie di sangue su scarpe e vestiti. Richiesto di una spiegazione, l'uomo ha fornito versioni contrastanti dicendo prima di essere caduto e poi di essere stato aggredito da uno spacciatore che voleva vendergli del 'fumo'. L'immigrato, clandestino e con precedenti, è stato sottoposto a fermo di identificazione su disposizione del Pm Walter Giovannini. ------ "Non mi dimetto per presunta incompatibilità in quanto sindaco. Mi dimetto invece perché ritengo necessario un maggiore approfondimento della tematica legata al nuovo sistema di gestione dell’acqua, che fin’adesso è stata affrontata con superficialità, demogogia e populismo" Con queste Parole il sindaco di Favara, Lorenzo Airò, spiega perchè oggi pomeriggio si è dimesso da vice presidente e da componente del Consiglio di Amministrazione dell’Ato idrico. Airò ha convocato per domani alle 11 una conferenza stampa al Comune di Favara per approfondire le ragioni del suo drastico gesto. Nel frattempo Gaetano Ragusa, segretario provinciale dei Socialisti Democratici Italiani, considerando la gestione, degli Ato-Rifiuti e Ato-Idrico, una delle cause del diffuso malessere della cittadinanza agrigentina invoca l'uscita dagli ATO degli uomini del centro-sinistra.