Notiziario di Sabato 3 Giugno 2006
In primo piano la cronaca. Ieri è stata una strage sulle strade siciliane: 9 morti in diversi incidenti. L'incidente più grave si è verificato sulla bretella Agrigento-Caltanissetta che porta nell'autostrada Palermo-Catania, dove sono morte due persone, entrambe carbonizzate, e altre tre sono rimaste ferite. Le vittime sono Dina Maria Carmela Di Naro, 42 anni di Canicattì e Stefania Sabella, 32 anni di Naro. La donna di Canicattì viaggiava su una Renault Twingo assieme al marito e al figlio di 2 anni, ricoverati in gravi condizioni nell'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta. Stefania Sabella, invece, viaggiava su una Ford Fiesta condotta dal fidanzato, rimasto anch'egli ferito e trasportato d'urgenza nell'ospedale Umberto I di Enna. Il tratto di strada dove è avvenuta la tragedia è lo stesso teatro nel dicembre scorso di un altro incidente con 5 morti. L'ennesima tragedia ripropone la questione relativa al raddoppio della statale. Vediamo.
Altre due croci sulla strada statale 640, Agrigento-Caltanissetta, tristemente nota come la strada della morte. Ma sulle strade siciliane, quello di ieri è stato davvero un venerdì nero. Sono bastate alcune ore di pioggia per trasformare le arterie in una sorta di pista ghiacciata. Sulla Agrigento-Caltanissetta, uno degli incidenti più gravi. Due donne hanno perso la vita, altre tre persone, tra cui un bambino, sono rimasti gravemente feriti. Due le autovetture coinvolte, una Fiesta con a bordo una coppia di fidanzati naresi e una Twingo, con a bordo una coppia con il loro piccoletto. Subito dopo l'impatto la Twingo ha preso fuoco e per Dina Di Naro, 42 anni di Canicattì, non c'è stato nulla da fare. Stefania Sabella, 32 anni, di Naro è deceduta a causa delle ferite riportate. Il nuovo incidente stradale sulla 640, ripropone nuovamente la necessità di migliorare l'arteria con il raddoppio. Martedì prossimo a Roma ci sarà un importantissimo vertice al quale parteciperà anche il capo dell'Anas Sicilia, che servirà per fare uno screening delle opere pubbliche inserite nella legge obiettivo e i fondi disponibili. Una circostanza che alla Provincia è vista con molta diffidenza, rischiano di andare in fumo otto anni di lavoro. Il nuovo governo Prodi ha accusato i suoi predecessori di avere progettato le grandi opere senza i fondi necessari. Da qui la preoccupazione che possano mancare anche i 230 milioni di euro necessari per avviare i lavori. Ricordiamo che la Regione ha già stanziato 365 milioni di euro. Il presidente della Provincia Enzo Fontana, è preoccupato ma al contempo è confortato dalla presenza di Angelo Capodicasa che è viceministro alle Infrastrutture. La sua presenza ci conforta, dice Fontana, perché non consentirà a nessuno di penalizzare la nostra provincia. Il raddoppio delle Ss 640 è un tema che non ha colore politico.