Notiziario di Venerdì 13 Gennaio 2006
Indagini sono ancora in corso da parte dei Carabinieri, su delega della procura di Agrigento, sul caso del succo di frutta contenente candeggina, acquistato in un supermercato della zona industriale. Intanto migliorano le condizioni della ragazza ustionata alla gola dopo avere bevuto la bevanda. Tra due giorni dovrebbe lasciare l’ospedale. Seguiamo.
Saranno le analisi a stabilire se il succo di frutta ingerito da Monica Bellavia, la 27 enne di Grotte, conteneva candeggina o un altro acido.
La giovane donna era arrivata mercoledì notte al pronto soccorso dell’Ospedale San Giovanni di Dio dopo aver ingerito un succo di frutta contaminato acquistato in un supermercato di San Giusippuzzu, alle porte di Agrigento. Secondo le prime indiscrezioni la donna dopo aver ingerito il succo di frutta, contenuto in un piccolo brik ha avvertito forti bruciori alla gola e allo stomaco. Giunta in Ospedale i medici gli hanno riscontrato delle ustioni alla gola. Lesioni che hanno reso necessario il ricovero nel reparto di chirurgia.
Intanto sul fronte delle indagini i carabinieri avrebbero sequestrato la confezione di succo di frutta sospetta. Gli inquirenti in particolare vogliono capire se il brik è stato contaminato sul posto, da un presunto acquabomber, o se si tratta di un’intera confezione arrivata al punto vendita già avvelenata.
Nel frattempo le condizioni di salute della donna migliorano e non corre pericolo di vita così come ha riferito stamani il direttore del presidio sanitario, Antonello Seminerio.