Notiziario di Venerdì 23 Dicembre 2005
I tre consiglieri comunali dell'Ulivo, Hamel, Lauricella e Licata, hanno voluto porgere degli auguri natalizi ironici alla città. Anche per questo Natale, si legge in una nota, vogliamo continuare a sognare di vivere in una città migliore, dove i servizi funzionano, dove i deboli trovano attenzione, dove i diritti non devono essere reclamati, dove il dialogo e la democrazia sono valori e stile di vita. Vogliamo, che insieme a noi, cominci a sognare tanta altra gente perché un sogno di pochi resta solo un sogno, ma se a sognare sono in tanti, allora quel sogno, prima o poi, diventerà realtà. Auguriamo un sincero buon Natale a tutti gli agrigentini, perchè possano, continuano Hamel, Lauricella e Licata, coltivare la speranza del cambiamento e il desiderio di vivere in una città più bella e più giusta. Gli auguri sono rivolti al sindaco Piazza affinché si risvegli al suono delle ciaramelle e possa vedere il triste degrado della sua città; un buon natale anche al parco dell'Addolorata tra un presepe di rifiuti e un coro di latrati, ai magazzini del Viale della Vittoria venduti per espiare i peccati del bilancio comunale, al Prg ancora dormiente come il Nardo della pastorale, al dissalatore ancora terra promessa del profeta Alfano, alla spazzatura fonte di miracolosa triplicazione dei costi, al consulente che Piazza sta per nominare che con uno stipendio di 90 mila euro emulerà il ricco Epulone levitando sulle casse comunali. Buon Natale ai poveri di Porta di ponte che scialacqueranno con il buono annuale di 50 euro concesso per encomiabile generosità degli amministratori comunali; buon natale alle scuole abbandonate, ai sottopassaggi maleodoranti, ai topi ingrossati e alle strade dissestate. Un buon Natale i tre consiglieri dell'Ulivo rivolgono agli impiegati comunali, agnelli sacrificali immolati sull'altare della disorganizzazione amministrativa, auguri anche ai giornali e alle emittenti private, viva voce della democrazia, perché separino sempre il bene dal male senza pregiudizi, buon natale anche alle forze dell'ordine e infine ai ragazzi agrigentini perché nelle loro menti non alberghi mai la rassegnazione e, a denti stretti e con il cuore in mano, possano sfidare il mondo reclamando il diritto alla gioia e alla libertà di poter sciegliere il loro futuro e possano sfidare e battere chi li invita al compromesso e alla resa, non rinunciando mai ad essere ribelli per amore.