Notiziario di Mercoledì 10 Agosto 2005
Tutti salvi. Sono i 165 clandestini soccorsi questa mattina mentre si trovavano su un barcone, di appena 10 metri, in difficoltà a circa 50 miglia da Lampedusa. I migranti, tra cui 2 donne e molti minorenni, tutti in apparenti buone condizioni, hanno raggiunto l'isola dove sono stati trasferiti al centro di prima accoglienza dell'isola. L'allarme è scattato alle 4.30, quando le autorità tunisine, dopo aver ricevuto una segnalazione via telefono satellitare, hanno contattato la centrale operativa delle Capitanerie di porto italiane. La direzione marittima di Palermo ha immediatamente inviato sul posto motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza. Alle ricerche si sono uniti anche la nave "Sfinge" della Marina Militare e un elicottero. E' stato proprio il velivolo, intorno alle 7, a individuare il barcone, segnalato da un peschereccio nella tarda serata di ieri. In precedenza sette clandestini erano stati bloccati ancora a Lampedusa dai carabinieri, subito dopo essere sbarcati sull'isola dei Conigli. Gli immigrati sono stati accompagnati nel Centro di prima accoglienza. Nel centro di prima accoglienza di Lampedusa, al momento si trovano alcune centinaia di immigrati. E questa mattina dal Cpt di Lampedusa 65 immigrati clandestini di nazionalità egiziana saranno espulsi dal nostro Paese e trasferiti tutti insieme con un volo del ministero dell'Interno, in Libia. Lo rende noto Filippo Miraglia, responsabile immigrazione dell'Arci, l'associazione che durante l'estate presidia l'isola sull'andamento dei flussi migratori. Sappiamo per certo, sostiene, che questo volo è in programma per questa mattina. Si tratta di una ulteriore espulsione di massa. Se la notizia verrà confermata, conclude, vorrà dire che il governo italiano non tiene conto dei richiami degli organismi internazionali, del Parlamento europeo, della Corte di Strasburgo, di Amnesty International. E non tiene conto soprattutto che queste espulsioni hanno come conseguenza la morte delle persone».