Notiziario di Venerdì 25 Giugno 2004

Giunge in porto il lungo iter per la stabilizzazione del bacino dei precari in servizio presso il Comune di Agrigento. In tutto 180 lavoratori che adesso, dopo anni di battaglie, possono programmare il futuro con maggiori certezze. Il piano, varato dalla Giunta Piazza, dopo due anni di monitoraggio, prevede diversi canali di fuoriuscita sulla base delle attitudini, esperienze, motivazioni e caratteristiche professionali dei lavoratori, nel rispetto delle esigenze dell’ente in termini sia finanziari che organizzativi. Il piano è adesso all’esame del governo regionale che ha già accolto l’istanza di finanziamento del Comune per le misure di fuoriuscita. Questi i punti salienti del piano: concessione del contributo per la stabilizzazione di 135 lavoratori ASU, impegnati cioè in attività socialmente utili. Parallelamente, per i 45 lavoratori provenienti dalla mobilità, è stato trasmesso al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, un progetto per il finanziamento di tutte le macchine e le attrezzature necessarie ai lavoratori di quest’ultima categoria, per la gestione di servizi comunali esternalizzabili. Per loro il Comune ha ottenuto un finanziamento di 318 mila 490 euro, con cui è previsto l’acquisto di mezzi e attrezzature che consentiranno a questi lavoratori di svolgere le attività previste dal progetto. Il Comune ha previsto una manovra di bilancio, attraverso cui ottenere le risorse finanziarie da impegnare per il processo di stabilizzazione. Tale impegno di spesa, per un totale di un milione e 250 mila euro, rappresentava il presupposto per la valutazione positiva delle istanze di finanziamento da parte degli enti competenti. L’impegno del Comune è stato effettuato sul bilancio pluriennale. Ulteriori risorse, pari a 1.250.000 euro verranno impegnate per il completamento della copertura dei 60 mesi. Il finanziamento regionale ammonta invece a circa 4 milioni e 200 mila euro. Il Sindaco Aldo Piazza manifesta notevole soddisfazione per il risultato conseguito perché i lavoratori beneficiari che rappresentano un’importante parte del personale dell’ente potranno finalmente avere la dignità di lavoratori al pari dei loro colleghi.

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