Notiziario di Martedì 6 Aprile 2004
“Bisogna incrementare i controlli e la repressione delle illegalità riscontate. Ma è altrettanto chiaro che tutto ciò da solo non basta se non si accompagna ad un insieme di misure premiali compatibili con la normativa europea. E’ nella sinergia tra controlli e premialità la svolta dell’immediato futuro”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, incontrando a palazzo d’Orleans i prefetti dell’isola per affrontare le tematiche relative all’emersione del lavoro nero. All’incontro hanno preso parte anche il presidente della commissione regionale per l’emersione del lavoro non regolare in Sicilia, Elio Calafiore, il dirigente generale e il capo di gabinetto dell’assessorato regionale al lavoro, Giovanni Bologna e Fulvio Bellomo, i dirigenti di Inps e Inail, i vertici della guardia di finanza e dei carabinieri. “Si è trattato - ha spiegato Cuffaro - di un primo proficuo confronto con i soggetti che istituzionalmente possono incidere davvero in questo percorso di legalità che ha sensibili ricadute sul nostro sistema economico”. Il presidente della Regione Siciliana ha ricordato gli allarmanti risultati di una recente indagine condotta nelle province di Palermo e Caltanissetta e i dati, altrettanto negativi, contenuti nel 1° Rapporto Sicilia dell’Eurispes. “E’ necessario - ha sottolineato Cuffaro - giungere ad interventi mirati su settori specifici, primo fra tutti l’edilizia, e conseguire risultati stabili e di non ritorno”. Dal vertice è emersa la necessità di potenziare gli organici degli ispettorati provinciali del lavoro ma, soprattutto, quella di offrire incentivi reali a chi decide di mettersi in regola. “Ma si tratta - ha concluso Cuffaro - di affrontare il fenomeno anche sotto l’aspetto educativo ed è per questo che intendo sollecitare i dirigenti scolastici e i docenti delle scuole siciliane a programmare attività volte a sensibilizzare i nostri studenti ad assumere atteggiamenti più positivi nei confronti di questa piaga”.