Notiziario di Martedì 23 Settembre 2003
Antonino Foma, l'agricoltore di San Giusppe Jato condannato a 20 anni di carcere per il sequestro e l'uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo, 11 anni, figlio del collaboratore Santino, da 15 giorni fa lo sciopero della fame sostenendo di essere innocente. Foma, che accusato di essere stato complice di Enzo e Giovanni Brusca nell'uccisione del bambino ricoprendo il ruolo di vivandiere dell'ostaggio punta ad ottenere la revisione del processo, ha inviato una lettera al quotidiano La Repubblica, in cui dice di volere digiunare ''fino alle estreme conseguenze''. L'appezzamento di terreno di Foma confina con quello della villa in cui era imprigionato il bambino. ''Credevo che il proprietario della villa, scrive Foma, tenesse un latitante, e dopo tre giorni mi rifiutai di continuare a portare il cibo''. Il legale dell'agricoltore mira adesso all'apertura di una indagine difensiva, che prevede anche l'interrogatorio di Enzo Brusca.