Notiziario di Lunedì 18 Agosto 2003
E’ riuscito a scampare alla guerriglia che imperversa in Liberia e a sopravvivere a cinque giorni di dura traversata del Canale di Sicilia. Ma sul punto di coronare il suo sogno, è morto d'infarto non appena messo piede sulla terraferma. E' la storia di un giovane liberiano di 25 anni, morto questa mattina all'alba tra le braccia dei medici del Poliambulatorio di Lampedusa per un attacco cardiaco. Il ragazzo, arrivato sull’isola con altri 22 connazionali nella tarda serata di ieri, a bordo di un'imbarcazione di fortuna, ha accusato i primi sintomi già subito dopo lo sbarco. Trasportato con urgenza al poliambulatorio, il giovane è morto poche ore dopo nonostante le cure prestategli. Un epilogo tragico, un viaggio della speranza spezzato quando ormai il suo desiderio di attraversare la porta dell’Europa stava per diventare realtà. Come tanti, purtroppo. E da una storia finita tragicamente, ad un’altra per fortuna conclusasi positivamente. E’ riuscito a salvare il suo bambino Zefane, la giovane eritrea incinta sbarcata sabato scorso a Lampedusa assieme con altri 41 connazionali. La ragazza, alla nona settimana di gestazione, ha rischiato di abortire. Per questo è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Cervello di Palermo dove i sanitari, come detto, grazie ad un particolare intervento, sono riusciti a salvare il bambino. E intanto il bollettino degli sbarchi registra altri arrivi. Questa mattina a Lampedusa sono stati trovati 13 immigrati che passeggiavano per strada. Gli extracomunitari, che sostengono di essere di nazionalità marocchina, sono stati accompagnati subito dopo il loro ritrovamento al Centro di prima accoglienza. Non si sa ancora da quanti giorni sono sull'isola e con quale imbarcazione siano arrivati a Lampedusa. Ed è giallo sul ritrovamento di 4 immigrati sorpresi stamattina a percorrere il tratto di strada Cattolica-Ribera. Secondo una prima ricostruzione sarebbero sbarcati sulla osta di Eraclea Minoa, assieme ad altri, tutt’ora ricercati. L’imbarcazione invece sarebbe stata trovata al porto di Sciacca. A bordo un tunisino che gli inquirenti ritengono lo scafista. Intanto oggi dal centro di accoglienza di Lampedusa sono partiti una sessantina di immigrati. Alcuni hanno voluto ringraziare pubblicamente i volontari della Misericordia che gestiscono la struttura: ''Voi siete come le stelle che brillano nel cielo...'', ''... riuscite a non fare pensare i nostri cari...'', ''... grazie per il vostro affetto...''. Un addio con qualche lacrimuccia.