Notiziario di Giovedì 8 Maggio 2003
Fa ancora discutere la sentenza emessa ieri dalla Corte d’Appello di Palermo al processo “Fratellanza” nei confronti di 12 presunti esponenti delle famiglie mafiose di Favara. Per cinque di loro, tra cui Carmelo e Giuseppe Cusumano, padre e figlio, è caduta l’accusa di associazione mafiosa. “Voglio leggere le motivazioni della sentenza, ha commentato Anna Maria Palma, magistrato della DDA con delega sulla provincia di Agrigento, che si dice convinta della bontà dell’impianto accusatorio. Se il ministero di Grazia e Giustizia ha ritenuto di applicare agli imputati il 41 bis, ha proseguito, vuol dire che si sono ritenuti sussistenti gli elementi indicati dall'accusa. Le indagini in corso su Cosa nostra dell'agrigentino, ha concluso la Palma, ci dicono che nonostante i successi giudiziari la mafia è più forte che mai. E c’è anche una dichiarazione dell’avvocato Salvatore Russello, legale di Carmelo e Giuseppe Cusumano, assolti dall’accusa di mafia, che, come detto, sono stati sottoposti per due anni al regime carcerario duro del 41 bis. Si tratta, ha detto Russello, dell'ulteriore riprova di quanto è ingiusto il 41 bis, applicato ai miei clienti prima che la pena a loro carico fosse definitiva. Adesso la giustizia è in debito con loro, perchè hanno scontato più di quanto gli e' stato inflitto.