Notiziario di Giovedì 3 Aprile 2003
Da alcuni giorni la portata idrica in dieci comuni dell’agrigentino e del trapanese è ridotta del 50 per cento, a seguito della protesta di 13 lavoratori del potabilizzatore di Sambuca di Sicilia che lamentano il mancato pagamento degli stipendi di febbraio e marzo. Oggi sulla vicenda si registra l’intervento del prefetto Nicola Simone che ha inviato una nota al presidente della regione Salvatore Cuffaro, nella qualità di commissario delegato per l'emergenza idrica, con la quale sollecita un intervento per sbloccare la vertenza. La struttura commissariale, osserva il prefetto, adotti ogni iniziativa per individuare percorsi risolutivi per le problematiche economiche esistenti tra l'Eas e l'impresa incaricata della gestione del potabilizzatore, la ditta Di Vincenzo di Caltanissetta. La società vanta un credito pregresso di 6 milioni di euro nei confronti dell'Eas. Il prefetto confida che la rappresentanza sindacale dei lavoratori consideri il suo appello a Cuffaro come un segnale di attenzione alle loro problematiche. Simone chiede al presidente della regione di tenere conto del fatto che le popolazioni interessate sono già state a lungo penalizzate dai problemi idrici, e osserva che ''bisogna scongiurare l'insorgere di possibili tensioni sociali''. E a proposito di acqua, esplode la polemica sul caro canone per usi irrigui, aumentato del 300 per cento. Sulla questione interviene il deputato regionale dei Verdi, Calogero Miccichè, che accusa il governo Cuffaro di volere affossare l'agricoltura. L'aumento del canone, che passa dai 33 centesimi ad ettaro ai 10 euro ad ettaro della nuova norma, è una mazzata che cala sulla già pericolante agricoltura siciliana. Miccichè annuncia la presentazione di emendamenti per cancellare l’aumento previsto dalla Finanziaria. E contro il caro acqua si schiera anche il direttore della Coldiretti di Agrigento Leonardo Piscitelli il quale lo ritiene assolutamente ingiustificato. Le imprese, conclude, non possono sopportare aumenti così cospicui.