Notiziario di Sabato 8 Marzo 2003
Pene ridotte nei confronti dei pentiti di mafia al processo d’appello per il fallito attentato dell’Addaura del giugno 89 al giudice Giovanni Falcone, ucciso nel 92 assieme alla moglie e alla scorta. I giudici della Corte d'assise d'appello di Caltanissetta hanno condannato Giovanbattista Ferrante e Francesco Onorato, rispettivamente a 2 anni e 8 mesi e a 9 anni e 4 mesi. Confermata l'assoluzione per Vincenzo e Angelo Galatolo, zio e nipote. Condannati a 26 anni di carcere i boss Totò Riina e Antonino Madonia. L'indagine, archiviata nel 1994 a carico di ignoti, fu riaperta nel 1996 dopo le dichiarazioni di Ferrante. Il collaboratore, assieme ad alcuni pentiti come Angelo Siino, rivelò che Cosa nostra voleva uccidere oltre a Falcone anche i magistrati elvetici Carla Del Ponte e Claudio Lheman, a Palermo per un'indagine riservatissima sul riciclaggio in Svizzera di denaro sporco della mafia siciliana. Nei mesi scorsi il neo pentito Nino Giuffrè ha confermato questi progetti ideati da Riina, ed ha sottolineato che il boss voleva eliminare i giudici perché erano di intralcio agli affari di Cosa nostra.