Notiziario di Lunedì 21 Ottobre 2002
In apertura la visita ad Agrigento del presidente della Camera, Pierferdinando Casini, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’istituto tecnico commerciale “Leonardo Sciascia” di contrada Calcarelle. Una visita importante per un avvenimento di particolare importanza. E nel suo discorso ufficiale Casini, parlando ai giovani, ma anche ai rappresentanti delle Istituzioni locali, si è soffermato sui temi più attuali del dibattito politico: la finanziaria, gli aiuti al Sud, la vertenza Fiat, toccando anche il delicato tasto della mafia. Il Mezzogiorno, ha detto Casini, ha necessità di nuovi sforzi. Le notizie sulla grave crisi della Fiat di Termini Imerese ci preoccupano molto, soprattutto tenendo conto che è in gioco il più importante complesso industriale presente in Sicilia. Siamo tutti consapevoli, ha aggiunto Casini, della necessità di trovare una soluzione efficace a tale questione ed anche della esigenza di compiere sforzi ulteriori di sostegno e di promozione a favore del Mezzogiorno, soprattutto in occasione della prossima legge Finanziaria. Parlando della mafia, Casini ha ricordato ai giovani che è un nemico mortale che sottrae energie e risorse vitali alla Sicilia, al benessere vostro e delle vostre famiglie, facendo di questa terra una terra di confine condannata da troppo tempo al sottosviluppo ed alla emarginazione. Io credo che i siciliani abbiano la volontà di camminare soltanto con le proprie gambe e la capacità di essere protagonisti di primo piano di sviluppo e di progresso. Allo Stato, ha proseguito, spetta la responsabilità di coordinare e sostenere questi sforzi, non abbassando mai la guardia contro il fenomeno mafioso. Se è vero che le istituzioni hanno naturalmente una responsabilità di primo piano nella lotta alla mafia, ha concluso Casini, ricordate che tali sforzi a nulla varranno se il tessuto civile non diventerà terreno impraticabile ed impermeabile ai gangli mafiosi e alle manovre dell'illegalità.