Notiziario di Venerdì 18 Agosto 2006
Perché l’acqua viene erogata ogni 10-15 giorni, nonostante gli invasi siano pieni? Quali le cause della nuova, ennesima emergenza idrica che sta mettendo a dura prova gli agrigentini anche in questa caldissima estate? A questi e ad altri interrogativi i tre consiglieri comunali dell’Ulivo, Hamel, Licata e Lauricella, chiamano a rispondere il sindaco Aldo Piazza, proponendo, per l’occazione, la convocazione di una seduta straordinaria e urgente del consiglio comunale aperto alla partecipazione delle forze sindacali, associazioni di consumatori e cittadini. Ma non solo: i tre dell’Ulivo hanno anche presentato una mozione, con la quale chiedono che venga costituita una commissione speciale col compito di verificare, accertare e conoscere i criteri di distribuzione dell’acqua in città. Tanti i casi, infatti, di turni di erogazione a macchia di leopardo, con quartieri sempre riforniti e zone invece dove l’acqua è un miraggio. Sarà il consiglio comunale a dettare i criteri di composizione della commissione speciale. Ricordiamo che già nel 97 l’allora assessore regionale ai Lavori Pubblici, Vincenzo Lo Giudice, inviò tre ispettori all’ufficio idrico di Agrigento. La relazione mise in evidenza una serie di disfunzioni nella gestione del servizio, ma per buona pace di tutti, soprattutto nel centro destra, non venne mai resa nota ufficialmente. Peraltro, sono in tanti a ricordare, quando ad inizio degli anni 90, con l’ufficio idrico commissariato, ad Agrigento l’acqua veniva erogata ogni 3-4 giorni pur con una dotazione media di 130-150 litri al secondo. Insomma, anche per i tre ulivisti c’è qualcosa che non va nella gestione delle risorse idriche. Negli ultimi tempi, sostengono, la fornitura si è mantenuta su valori accettabili e costanti, intorno ai 200 litri d’acqua al secondo, oggi è stata di 213, eppure, concludono, i turni sono stati superiori, in alcuni casi, ai 10 giorni.