Notiziario di Martedì 18 Luglio 2006
La cronaca in apertura del nostro giornale. Operazione della Polizia di Agrigento, denominata Casablanca, che ha stroncato una organizzazione che rilasciava nulla osta falsi a immigrati che tentavano di entrare nel nostro Paese. Tre le persone arrestate: si tratta di un tunisino, da anni trapiantato ad Agrigento, della sua compagna marocchina, anche lei regolare e di un favarese. Nell'inchiesta, oltre ai tre arrestati per associazione per delinquere finalizzata all'ingresso illegale di immigrati e truffa, vi sono anche altri italiani indagati a piede libero. Il servizio.
Tre persone sono state arrestate dalla Polizia con l'accusa di avere venduto falsi documenti a cittadini marocchini, in particolare i nulla osta rilasciati dalla Questura di Agrigento, che gli consentivano di entrare nel nostro paese. Gli agenti della mobile agrigentina hanno scoperto una organizzazione a capo della quale vi era un tunisino che da anni è regolarmente residente nella città dei templi, il quale, insieme alla sua convivente e un cittadino italiano, tutti arrestati stamani. Si tratta dei coniugi Azaiez Hamrouni tunisino di 37 anni e della moglie marocchina Lham Bouali di ventisei anni e dell'imprenditore favarese Salvatore Vetro, 32 anni, che si trova agli arresti domiciliari. L'oirganizzazione aveva scannerizzato il nulla osta dalla questura e le autorizzazioni dell'ufficio provinciale del lavoro, vendendo in Marocco la loro spedizione per fare ottenere i visti d'ingresso. L'attività investigativa svolta, che si è avvalsa anche di indagini tecnichem ha preso l'avvio della verifica della ripetuta trasmissione al consolato generale d'Italia di Casablanda di falsi nulla osta emessi, apparentemente, dalla Questura di Agrigento per il rilascio di visti d'ingresso sul territorio nazionale, dal 2003 ad oggi.