Notiziario di Giovedì 25 Agosto 2005
Maria Pia Vita non ci sta e rimanda al mittente quelle che giudica le ingiustificate accuse e critiche dell’Ulivo sulla situazione delle scuole ad Agrigento. Un attacco infondato e strumentale, sottolinea con forza l’assessore alla Pubblica Istruzione che è anche vice sindaco. Proprio la programmazione, precisa, è stato il fiore all’occhiello di questa amministrazione, come dimostrano i fatti. Negli ultimi anni, sottolinea ancora, sono stati risolti molti problemi sul fronte dell’edilizia. Quanto poi all’adeguamento degli istituti scolastici alle norme europee in fatto di sicurezza, Vita sostiene che sono state ben 25, ad oggi, le scuole interessate da questo tipo di interventi e per quelle, poche, ancora mancanti il progetto è in dirittura d’arrivo. Le scuole, prosegue l’asssessore, sono allocate in locali più che idonei e annuncia che a breve saranno predisposte le gare per lavori di ristrutturazione alla Don Bosco, alla palestra della Castagnolo e alla scuola di Giardina Gallotti e Montaperto. E ancora: la situazione dei riscaldamenti è migliorata da quando l’amministrazione ha deciso di affidare ad una ditta esterna gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e le attività extrascolastiche, per quelle del 2006, sono state già programmate. Sulla cittadella degli studi di Calcarelle, che l’Ulivo aveva indicato come esempio lampante di abbandono e di mancanza di programmazione, Maria Pia Vita precisa che l’attenzione è stata massima. Il comune ha operato interventi per migliorare la rete idrica, i trasporti e l’illuminazione. Non solo: ha anche presentato due progetti preliminari per realizzare un parcheggio dietro al consorzio universitario e una bretella con l’ex statale 189. Infine lancia una sfida: dicano i consiglieri dell’Ulivo chi sono e in quali occasioni si siano verificate le vibrate proteste e lamentele da parte dei dirigenti scolastici e i presidi. Ogni giorno sono in contatto con loro, conclude la Vita, e nessuno ha mai manifestato situazione di disagio e di abbandono.