Notiziario di Martedì 9 Settembre 2003
… “dopo una vita passata ad inseguire, senza fortuna, traguardi per realizzarmi nel lavoro e con il destino sempre in agguato a prendermi in giro, un giorno il lavoro arrivò. Non ci speravo più. All’improvviso mi si spalancarono nuovi orizzonti e potei coronare il mio sogno d’amore sposando nel 97 la mia Rita. Ma evidentemente la sfortuna si è ricordata di me e la mia vita ha avuto un premio: la leucemia”. Parole scritte da Lillo Ferrara, un giovane di Casteltermini, morto due anni fa a 37 anni a causa della malattia. Lillo ha raccontato la sua lunga odissea trascorsa da un ospedale all’altro in un libro Leuce(mia), sottotitolo diario scritto tra ironia e dolore. Con disarmante serenità parla del suo dramma, ma anche dei suoi sogni e dei suoi progetti spezzati. Della sua voglia matta di vivere, della sua lotta in prima linea contro la malattia. Sino, purtroppo, alla resa. Lillo era un collega, corrispondente del Giornale di Sicilia da Casteltermini. Era un appassionato di calcio. All’ospedale di Perugia ha pure ricevuto la visita di Serse Cosmi e di Giovanni Tedesco, allenatore e capitano del Perugia. Il libro è stato presentato ieri: toccanti le testimonianze della moglie e della mamma.