Notiziario di Sabato 18 Marzo 2000
Siamo isolati, lontani da aeroporti, le strade di collegamento sono disagiate e sono funestate da incidenti stradali, lo Stato ci ha abbandonato. E’ stato questo, in sintesi, il senso dell’intervento del sindaco di Agrigento, calogero Sodano, in apertura del convegno su lavoro, legalità e sviluppo, alla presenza del Presidente del consiglio massimo d’alema.Il primo cittadino ha ricordato al capo del governo lo stato di arretratezza della terra agrigentina, non ancora raggiunta dall’autostrada, ed i cui porti di sciacca, Licata, Porto Empedocle, non hanno ancora collegamenti veloci. Sodano ha anche puntato l’attenzione su una legge del 71 che prevedeva un aeroporto per Agrigento. Sono passati 30 anni, ha aggiunto il primo cittadino, e non c’è nulla”. Un quadro drammatico, quello proposto dal primo cittadino della città dei templi, che non ha omesso di citare, tra le emergenza di Agrigento, anche quella idrica, inimmaginabile, ha detto, in un mondo moderno che impedisce lo sviluppo del turismo ed una vita normale”.Sul fenomeno mafioso, ha, invece, puntato il dito, nel suo intervento, il Presidente della Regione angelo Capodicasa. “La mafia, ha detto, in Sicilia continua ad esercitare il suo dominio, la cultura della legalità deve diventare senso comune e il problema della sicurezza non è solo un problema di politica, di strumenti di repressione, ma anche una grande questione democratica, di conquista civile. Al massimo rappresentante del governo nazionale, Capodicasa ha sollecitato interventi nei campi del lavoro, elencando le vertenze attualmente in corso, sul tema della disoccupazione, che, ha aggiunto, “continua ad essere invariata” e su quello del precariato che in Sicilia conta ancora oggi 58mila precari. Per il Presidente dell’anci, leoluca orlando, sindaco di Palermo, “il futuro della Sicilia si gioca - invece - essenzialmente sull’equilibrio che saremo capaci di determinare tra la dimensione locale e quella globale dell’economia”. Il sindaco di Palermo ha sottolineato la necessità, per l’isola, di mettere in rete la programmazione negoziata, nella convinzione che oggi la Sicilia è divenuta una delle regioni più appetibili in europa, come avvenuto in passato per il Galles e l’Irlanda.Al convegno di oggi su lavoro, legalità e sviluppo anche il ministro delle comunicazioni, Salvatore Cardinale, ha illustrato le linee guida su cui puntare per consentire alla Sicilia di crescere economicamente. Cardinale, in particolare, si è soffermato sul ruolo delle università, che devono essere in grado di creare una rete di unione tra le risorse. In Sicilia il futuro economico, ha aggiunto il ministro, è legato alla crescita delle tecnologie legate alle telecomunicazioni, elemento questo, in grado di garantire, ha concluso Cardinale, assieme alla crescita economica, anche una scommessa per la lotta alla criminalità.