Notiziario di Martedì 18 Maggio 1999
Una circolare del Csm che stabilisce una permanenza massima di otto anni nelle Dda mette a rischio di azzeramento i pool antimafia. In conseguenza di ciò e' gia' all'esame dello stesso organo di autogoverno dei giudici un monitoraggio per acquisire un quadro complessivo dell'attuale situazione .Quest'ultima infatti potrebbe sortire una delibera sulla delicata materia già prima della pausa estiva dell' attivita' investigativa . L'attuale discussione è finalizzata a stabilire se la circolare va bene cosi' com' e' o va modificata e dovrà anche valutare la possibile rotazione negli incarichi e la collegata salvaguardia delle professionalita' acquisite .A tal proposito , sottolineano i magistrati ,il principio generale che regola la posizione funzionale degli stessi e' l'inamovibilita'. Piuttosto ,sostengono i giudici ,dovrebbe essere il legislatore a stabilire dei tetti considerato che non sono previsti periodi massimi di permanenza in una funzione, se non per il procuratore nazionale antimafia . In virtù di ciò e' incongruo, concludono , che sia previsto un tetto solo per la funzione di sostituto della Dda e non per quella di dirigente di un ufficio o per altre. Con l'azzeramento dei pool evidentemente si determinerebbe una gravissima situazione per le indagini, non tanto per quelle in corso quanto per le nuove, poiche' il modo di investigare sui reati di mafia e' estremamente complesso e specialistico.