Notiziario di Sabato 7 Luglio 2007
E’ l'argomento del giorno: l'ipotesi di realizzare il rigassifcatore a Porto Empedocle. Una questione al centro del dibattito politico e non solo che vede impegnati ambientalisti, studiosi ed esperti. E ieri il centro pier paolo pasolini ha messo a confronto le opinioni del fronte del si e del no. Un incontro – dibattito nel corso del quale non sono mancati i momenti di forte vivacità. Tva ha ripreso integralmente i lavori del convegno. La registrazione va in onda oggi intorno alle 15, subito dopo la prima edizione del pomeriggio del telegiornale e domani, domenica, intorno alle 20,50. Seguiamo il servizio.
Pro e contro rigassificatore a confronto nell’incontro-dibattito promosso dal Centro Pier Paolo Pasolini di Agrigento che ha riunito esperti, politici, amministratori, ambientalisti e sindacalisti. A giudicare dal numero degli interventi e degli invitati, la bilancia è stata dalla parte dei favorevoli all’impianto, tanto da spingere Caterina Busetta, componente dell’Ente Parco Archeologico Valle dei Templi, a non aderire all’invito. Un rifiuto criticato da Maurizio Masone, presidente del Pasolini e moderatore dei lavori, per il quale la par condicio in questo caso è stato assicurato. Alla platea, la Busetta avrebbe spiegato le ragioni del NO, sostenendo che parlare di rigassificatore nella Valle è un flash back di un film già visto che ci riporta indietro di mezzo secolo. Riproporre oggi un modello industriale che proprio a Porto Empedocle ha lasciato solo macerie è segno di una politica che ha perso di vista gli interessi dei cittadini e che non ha una progettualità coerente con quanto da dieci anni si sta costruendo per Agrigento e che questo sciagurato progetto arresterà, cancellando la Valle dei templi dalla mappa dell'Unesco. Ad aprire i lavori l'ingegnere Fabrizio Bellini responsabile Enel gas, il quale ha illustrato il progetto, che occuperebbe un'area intorno ai 15 ettari, nella quale verrebbero costruiti due serbatoi per il Gna dalla portata di 160mila metri cubi di gas. Tutto ciò per una distanza dal mare di 500 metri, tale infatti sarebbe la lunghezza del tratto tra il braccio di scarico con i serbatoi. Bellini ha spiegato tutto quello che accade all'interno dell'impianto, oltre all'impatto ambientale, minimo sia per il territorio che per il mare. Di parere contrario Joseph Morici del comitato per il no alla struttura. Morici ha posto un interrogativo ai presenti: è giusto barattare il nostro territorio, l'inserimento della Valle dei templi tra i beni patrimonio dell'umanità per 40 posti di lavoro? Piero Mangione della Cgil si è detto favorevole all'impianto a patto che vengano garantite determinate condizioni. Sono poi intervenuti il sindaco di Porto Empedocle, Calogero Firetto e Giuseppe Luzzio, dirigente Enel. Un dibattito tutto osmmato pacato anche se non sono mancati momenti di vivacità, con interruzione degli interventi causato da alcuni rappresentanti del movimento per il NO. Ricordiamo che ieri anche l'amministrazione comunale di Agrigento, ha ribadito che è necessario un referendum popolare affinché sia la collettività a scegliere se dare il via libera o meno al rigassificatore.