Notiziario di Mercoledì 2 Maggio 2007

In apertura un’ampia pagina dedicata alla politica. Mancano ormai 10 giorni all’appuntamento elettorale con le amministrative per l’elezione del nuovo sindaco e per il rinnovo del consiglio comunale che interessa, in provincia di Agrigento, 16 comuni, compreso il capoluogo. E ieri, primo maggio, festa del lavoro, si è anche conclusa l’attività amministrativa del consiglio comunale con una seduta per pochi intimi. E così caduta la sessione dei lavori e di fatto la consiliatura. Cinque anni consegnati alla storia di questa città. Vediamo.
26 dicembre 2001 – primo maggio 2007. Cinque e più anni di storia del consiglio comunale di Agrigento che da oggi vanno in soffitta. Una consiliatura da consegnare all’esame e allo studio di esperti politologi. Cinque anni in cui l’aula Sollano ha volato alto, vedi approvazione del Prg e del piano del centro storico, ma che ha segnato anche momenti di forte fibrillazione, di polemiche, di scontri anche fisici tra consiglieri comunali. Eppure l’avvio del percorso politico-amministrativo di Palazzo dei Giganti sembrava all’insegna della riconciliazione e della riappacificazione, siglata dalla nuotata della pace tra Aldo Piazza, sindaco eletto con il 76 per centro dei suffraggio e il consigliere Giuseppe Arnone, tra i più votati. Per i primi due anni, praticamente, non accade nulla o quasi. In aula si distingue l'Ulivo che con Hamel, Licata e Lauricella, attua un'opposizione di ferro. E anche Giuseppe Arnone comincia a presentare interrogazioni, atti ispettivi interpellanze su delicatissime questioni anche di natura giudiziaria. E lo scontro sale di tono. Su tutti i casi dei centri commerciali di Villaseta e Moses e la rotazione dei dirigenti. Nel 2003, alla luce anche delle polemiche, Piazza decide di fare entrare in Giunta i deputati nazionali Angelino Alfano, di Forza Italia e Giuseppe Scalia, di AN. Ma il loro impegno all'interno dell'Esecutivo dura poco meno di sette mesi. Alla fine lasciano entrambi l'incarico. C’è poi il caso delle bollette dei rifiuti che anima e agita il dibattito politico cittadino, con il suo carico di tensione. La scelta definitiva è quella di far pagare solo due delle tre rate previste. Ma gli argomenti finanziari tengono banco anche nelle ultime sedute d’aula. E la sessione finale di lavoro si conclude con un nulla di fatto: due sedute andate a vuoto per mancanza del numero legale, un fenomeno che ha caratterizzato i cinque anni di consiliatura. E così sui paventati aumenti dell’Ici e dell’addizionale Irpef se ne occuperà il commissario ad acta. Adesso tutti i riflettori sono puntati sul prossimo consiglio comunale sul quale gli agrigentini fanno parecchio affidamento.
E continuiamo con la politica. Manifestazione, ieri, dell’Udeur ad Agrigento con il leader nazionale Clemente Mastella. Il ministro della Giustizia ha prima visitato il carcere e successivamente ha partecipato ad una manifestazione a sostegno del candidato a sindaco Marco Zambuto.
Seguiamo.

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