Notiziario di Lunedì 5 Marzo 2007

E occupiamoci adesso dell’altro fatto di cronaca delle ultime ore avvenuto ad Agrigento: l’incendio al Villaggio Mosè, di un negozio di materiale da giardinaggio che ha provocato seri danni all’immobile dove si trovava. L’edificio potrebbe essere dichiarato inagibile, mentre nella vicenda tiene banco il dramma delle 13 famiglie sfollate che hanno perduto la casa. I nostri servizi.
Ecco quel che resta del palazzo dopo l’incedio di sabato pomeriggio che ha interessato l’Agrimarket, il negozio di materiale di giardinaggio e di agricoltura, andato completamente distrutto. Anche ieri, domenica, le squadre dei vigili del fuoco sono state impegnate nell’opera di spegnimento. Venti ore di fuoco e di fumo. Tre vigili del fuoco hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso a causa dei fumi inalati. E all’indomani si contano i danni: il palazzo, anche se è escluso il pericolo di crollo, presenta danni alle strutture portanti. Da qui probabilmente la decisione di dichiarare inagibile l’edificio, con gravi ripercussioni per le famiglie che vi abitanto, la cui disperazione è ancor’oggi leggibile sui loro volti. Intanto, si trovano ospiti di un albergo del Villaggio Mosè le circa 40 persone che abitavano nel palazzo e che sono state evacuate. La decisione è stata adottata dalla Protezione civile, mentre il comune si è accollato l’onere del loro soggiorno. Il Comune ha chiesto, inoltre, alla Asl di mettere a disposizione delle famiglie un team di psicologi. Ieri intanto si è tenuto un vertice di esperti e funzionari della protezione civile, del genio civile e dei vigili del fuoco per affrontare l’emergenza. L’unità di crisi ha stanziato intanto 100 mila euro per i primi interventi. Anche il prefetto Saladino segue attentamente l’evolversi della vicenda. Oggi sulla zona c’è stato un ulteriore sopralluogo per stabilire se riaprire al traffico la via Leonardo Sciascia. Resta come detto il dramma delle 13 famiglie sfollate che praticamente hanno perso tutto. Più volte gli abitanti del palazzo avevano segnalato il problema della presenza all’esterno di materiale infiammabile. Intanto le forze dell’ordine proseguono nelle indagini per accertare la natura dell’incendio. Tutte le ipotesi sono al vaglio, nessuna esclusa. La Procura della Repubblica ha avviato un'inchiesta a carico di ignoti. La polizia ha già sentito il titolare del negozio per capire se l'incendio possa essere opera del racket del pizzo. L’inferno di fuoco è cominciato poco dopo le 15,30 di sabato. In pochi minuti le fiamme hanno divorato il negozio Agrimarket di Francesco Tarallo, un commericante di Raffadali, e danneggiato la concessionaria Suzuki. I danni ammontano ad almeno due milioni di euro.

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