Notiziario di Giovedì 8 Febbraio 2007
Il pentito di mafia Antonino Giuffré ha iniziato a ricostruire il contenuto dei pizzini che l'ex boss della mafia Bernardo Provenzano era solito inviare ai suoi affiliati e che furono trovati nel suo covo, dopo la cattura. Sollecitato dalle domande del pm Michele Prestipino, Giuffré ha cominciato a ricostruire una lettera del 6 marzo 2001 in cui si faceva riferimento a tre "pacchetti". "Si trattava di soldi - ha spiegato Giuffré -. Provenzano metteva a posto le imprese, una volta finito il lavoro, mediante un corriere, riceveva i soldi". Per "mettere a posto le imprese", secondo l'accusa, si intendeva il pagamento del pizzo sui lavori che erano assegnati alle aziende. Inoltre Giuffrè ha riferito ai giudici, che era Provenzano il regista che portava avanti Cosa Nostra siciliana, io portavo avanti la sua politica".