Notiziario di Giovedì 1 Febbraio 2007
In apertura la cronaca giudiziaria, con la sentenza emessa nel tardo pomeriggio di oggi dai giudici della corte d'appello di Palermo, nell’ambito del processo del cosiddetto “tavolino”, su un presunto comitato di affari composto da mafiosi, imprenditori e politici che, secondo l’accusa, avrebbe gestito gli appalti più importanti della Sicilia. Sul banco degli imputati sei imprenditori, tra i quali gli agrigentini Fabio Salamone e Giovanni Miccichè, oggi editore televisivo, titolari dell’ex Impresem. Il primo ha avuto confermata la condanna a sei anni e mezzo, il secondo, invece, è stato assolto dalle pesanti accuse per non avere commesso il fatto. Assieme a Salamone sono stati condannati Giovanni Bini e Lorenzo Panzavolta. Assolti, come detto, Giovanni Miccichè, condannato in primo grado a sei anni e mezzo, Franco Canepa e Giuseppe Bondì, quattro anni. L'inchiesta riguardava vicende che si sono verificate nella metà degli anni Ottanta, in prossimità dell'arrivo nelle casse della Regione dei finanziamenti della Comunità europea, avrebbero scatenato gli appetiti di imprenditori e politici. Dopo 10 anni esco dal buio e torno a vedere la luce del sole, commenta Miccichè. Soddisfazione esprimono anche lo staff di Teleacras e il partito repubblicano di Agrigento.