Notiziario di Venerdì 17 Novembre 2006
La segreteria politica del partito della Rifondazione comunista si unisce alle rivendicazioni del cartello di sindaci della provincia agrigentina che chiedono venga fermata la privatizzazione della gestione delle risorse idriche dei comuni con l’affidamento a società private degli ambiti territoriali ottimali. In questo modo, l’acqua, si legge in una nota a firma del segretario provinciale del partito Giovanni Di Benedetto, si piegherebbe totalmente alla logica del profitto. L’acqua è un bene comune e il suo godimento deve essere garantito a tutti gli esseri viventi. E’ necessario, prosegue la nota, un cambiamento normativo nazionale, che segni una svolta radicale, rispetto alle politiche, trasversalmente condivise negli ultimi vent’anni, che hanno fatto dell’acqua una merce e del mercato il punto di riferimento per la sua gestione.