Notiziario di Giovedì 12 Ottobre 2006
I minidissaltori di Porto Empedocle chiudono perché la Regione non paga la fornitura di energia elettrica all’Enel. E’ quanto denuncia Enzo Iacono della Cgil. La notizia, oltre a preoccupare i cittadini che usufruivano di quella fornitura di acqua dissalata attraverso il comune, preoccupa ancora di più il personale che vi opera alle dipendenze della società Gedis. I 12 lavoratori dei minidissalatori si trovano senza lavoto perché qualcuno non ha previsto che l’Enel va pagata. La Cgil funzione pubblica ha chiesto al presidente4 Cuffaro come può essere accaduto un fatto tanto grave e cosa intende fare per rimettere in moto i minidissalatori. I lavoratori dal canto loro sono in stato di agitazione e minacciano azioni di lotta molto forti.
E intanto, proprio a Porto Empedocle, in contrada Ciuccafa, gli abitanti non ricevono l’acqua da ormai oltre due settimane. Il comitato di quartiere tramite il presidente Enzo Falzone si è attivato per risolvere il problema ma ancora con scarsi risultati. Un intero quartiero e migliaia di famiglie sono senza acqua anche perché le tre autobotti dell’Eas non riescono a soddisfare i bisogni.