Notiziario di Venerdì 8 Settembre 2006
Sedici anni di reclusione. Termina con questo verdetto la vicenda giudiziaria di Domenico Quaranta, il bombarolo che il 5 novembre del 2001 terrorizzò gli agrigentini piazzando un ordigno rudimentale ai piedi del tempio della Concordia. L'ex imbianchio favarese, oggi trentaduenne, convertitosi all'Islam, per la Cassazione è l'autore dei quattro attentati, uno in particolare anche alla metropolitana di Milano. Per puro caso non si sono registrati dei morti. Ad ogni attentato, l'uomo lasciava un drappo con su scritto: non ci arrenderemo fino a quando non vi sottometterete all'unico vero Dio: Allah. Proprio con questo messaggio Domenico Quaranta fornì senza volerlo le prove contro sè stesso.Le scritte vennero comparate con un suo diario personale da un perito grafico e lo inchiodarono alle sue responsabilità. L'uomo si è sempre proclamato innocente, ma anche per i giudici della Cassazione, è lui il bombarolo.