Notiziario di Mercoledì 2 Agosto 2006

Ultima seduta, ieri, del consiglio comunale di Agrigento, prima della pausa estiva. Diversi gli argomenti affrontati. Tra questi l’istituzione della Fondazione Teatro Pirandello, un fatto che, hanno sostenuto in tanti, proietterà il teatro a livello nazionale. Ieri si è anche riunito il consiglio provinciale che ha approvato definitivamente la modifica allo statuto. Il servizio.
E nel corso dei lavori del consiglio comunale di Agrigento di ieri sera il vice presidente Giuseppe Arnone ha chiesto che l’aula si occupi di due importanti questioni: il piano costruttivo presentato dall’imprenditore Li Causi e il depuratore del villaggio Peruzzo. Sul primo punto, Arnone ha sollecitato che il piano costruttivo vada trasmessa all’Ufficio Legale in modo che sulla base anche di questo contenuto il consiglio possa rendere il parere. Sulla vicenda del depuratore del Villaggio Peruzzo, Arnone ricorda che esiste una sentenza che ha condannato i tecnici che hanno progettato la struttura in un sito ritenuto non idoneo. Arnone, pertanto, propone che gli atti della sentenza vengano trasmessi ai progettisti del Prg e al responsabile dell’Ufficio di Piano del Comune in modo che ne prendano visione. Di Maida si è subito fatto carico di portare avanti, tramite l’Ufficio di Presidenza, le due iniziative di Arnone.
E i consiglieri comunali dell’Ulivo di Agrigento, Hamel, Lauricella e Licata criticano l’amministrazione comunale per avere concesso contrinbuti inferiori a quanto previsto nel bilancio alla mensa della solidarietà e al CAV, Centro Aiuto alla Vita. Nel 2005, ricordano i tre, il consiglio aveva previsto la concessione di un aiuto economico di 5 mila euro al Cav e 11 mila alla mensa. Adesso, proseguono i tre, si scopre che il Sindaco Aldo Piazza ha erogato rispettivamente 1.500 e 3.000 euro, dirottando i due terzi dell’importo per le solite spese inutili e superflue. Si tratta di un fatto gravissimo, proseguono, che tradisce la volontà del Consiglio e rappresenta un gesto di insensibilità e disinteresse verso i più deboli. Disinteresse ribadito, concludono i tre, in occasione della stesura del bilancio 2006 nel quale sono stati totalmente abrogati i contributi a favore del Cav e mensa della solidarietà.

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