Notiziario di Mercoledì 19 Aprile 2006
In apertura la politica. E' tensione nei due poli, in Sicilia, alla vigilia della scadenza del termine per la presentazione delle candidature per le elezioni regionali del 28 maggio. Nel centro destra è scontro tra Forza Italia e An, dopo che gli azzurri hanno rivendicato per il ministro Gianfranco Miccichè la carica di presidente dell'Ars. Immediata la risposta di An, mentre c'è tensione anche nell'Unione. Il servizio.
E' qui, al Jolly Hotel della Valle di Agrigento, che nel settembre scorso nacque l'idea di Gianfranco Miccichè presidente dell'Ars. Un'idea lanciata da Dore Misuraca, presidente del gruppo di Forza Italia all'Ars, coltivata e tenuta segreta per mesi e ufficializzata in queste ore, alla vigilia della scadenza del termine per la presentazione delle candidature. Gianfranco Miccichè, dunque, capolista di Forza Italia a Palermo e con l'obiettivo di andare a sedere sullo scranno più alto di Sala d'Ercole, occupato sino ad oggi da Guido Lo Porto. Non è un capriccio, dichiara il Ministro, ma un'esigenza avvertita da tanti. Adesso però occorre convincere gli alleati, primo tra tutti AN che dovrebbe caricarsi il sacrificio di rinunciare alla carica e anche gli autonomisti che con Raffaele Lombardo criticano i partiti più grossi di essersi accaparrati i posti. Siamo persone leali, sottolinea invece Angelino Alfano, coordinatore regionale azzurro, non abbiamo mai rivendicato la presidenza della Regione e abbiamo offerto a Salvatore Cuffaro un consenso pieno e aperto per la sua ricandidatura. La presidenza dell'Ars ci sembra dunque il modo politicamente più trasparente per rispondere al popolo siciliano che ha chiesto con chiarezza di essere governato da Forza Italia. Dunque, rischia di provocare qualche tensione il dibattito interno alla maggioranza sul fronte della candidature. Tensione che invece esiste nel centro sinistra. Oggi Nuccio Cusumano, dell'Udeur, accusa DS e Margherita di posizioni egoistiche nell'Unione per emarginare forze politiche minori e, in particolare, quella dei Popolari-Udeur, che in Sicilia hanno ottenuto nelle recenti politiche più del 3 per cento dei suffragi. E fa appello a Rita Borsellino, candidata alla presidenza per la coalizione, perchè il suo partito abbia diritto di tribuna. A lei affidiamo la soluzione, conclude Cusumano, per non compromettere il risultato delle elezioni.