Notiziario di Sabato 21 Gennaio 2006

I problemi della sanità in Sicilia ancora in primo piano. Da oggi hanno preso il via i controlli ispettivi nei cinque ospedali siciliani ritenuti a rischio dalla commissione per la sicurezza del paziente. Gli 007 dell’assessorato regionale alla Sanità hanno preso di mira le sale operatorie dei cinque ospedali, di cui, al momento, non si conoscono i nomi. Intanto, a Sciacca proseguono le indagini sulla bimba nata morta all’ospedale Riuniti qualche giorno fa. Sono 11, al momento, le persone indagate. Vediamo.
Gli ispettori dell'assessorato regionale alla Sanità da oggi sono all'opera nelle cinque strutture siciliane considerate a rischio sulle 18 oggetto di scrupolosi sopralluoghi da parte della Commissione sicurezza del paziente, presieduta da Adolfo Elio Cardinale, preside della Facoltà di Medicina dell’Ateneo di Palermo. I commissari sono entrati in azione dopo i ripetuti casi di presunta malasanità. Nel frattempo l’attività, nelle strutture a rischio, indicate dagli 007, è sospesa. L’ispezione, assicurano, avrà tempi rapidissimi. Top secret sui nomi degli ospedali, almeno sino alla conclusione degli accertamenti, anche se la Cgil regionale chiede che vengano fatti subito per evitare allarmismi. Non faremo sconti a nessuno, assicura l’assessore regionale alla Sanità, Giovanni Pistorio, chiuderemo tutte quelle struttura non a norma anche se, prosegue, in alcuni casi la situazione potrà ritornare alla normalità in tempi rapidi. Quel che è certo è che l'attività di controllo non si ferma e proseguirà a tappeto. L'indagine sulle strutture sanitarie, continua l'esponente di governo, proseguirà con una task force che vedrà all'opera anche professionisti esterni all'assessorato. Controlleremo tutte le strutture e torneremo periodicamente. A metà della prossima settimana Pistorio vedrà il ministro alla Salute Francesco Storace, anche per formalizzare la cabina di regia, composta da tecnici di Roma e Palermo con il compito di indicare misure di indirizzo e coordinamento che riducano la possibilità di errori professionali o problemi strutturali, mettendo a regime anche l'impianto della rete di emergenza-urgenza sanitaria. Intanto oggi è il giorno dell’autopsia sul corpicino di Erika, la bimba nata morta qualche giorno fa. Sulla vicenda indaga la Procura della Repubblica che ha già iscritto sul registro degli indagati 11 persone, tra medici e personale non medico.

• Notiziario
• Speciali

• La Nostra Storia
• Frequenze e Copertura
• Recapiti
• Pubblicità