Notiziario di Sabato 14 Gennaio 2006

Il gup del tribunale di Palermo Adriana Piras ha disposto il rinvio a giudizio di dieci presunti affiliati a Cosa nostra che avrebbero coperto la latitanza del boss Bernardo Provenzano e imposto il pizzo a imprenditori e commercianti. Si tratta dell'inchiesta denominata Grande mandamento che vedeva imputati complessivamente 74 persone. Fra i dieci a giudizio vi sono, oltre allo stesso Provenzano, il latitante Salvatore Lo Piccolo, l'imprenditore Nicolò Testa di Bagheria e Nicolò Cirrito di Villabate. Il giudice ha invece prosciolto Salvatore Morreale, un anziano pastore di Baucina, un paesino a trenta chilometri da Palermo. Il processo per i dieci imputati si aprirà il 4 aprile prossimo davanti ai giudici della terza sezione del tribunale. ---- E’ una frase destinata probabilmente a provocare polemiche e reazioni. E’ quella pronunciata oggi dal direttore generale dell’Unesco, Francesco Bandarin, che ha compiuto una visita – lampo nel cuore della Valle dei Templi di Agrigento, dichiarata patrimonio mondiale dell’Unesco. Bandarin, conversando con il direttore dell’Ente Parco, ha sostenuto che la Valle è integra e che il fenomeno dell’abusivismo è marginale. Qualche anno fa un altro esponente dell’Unesco, il tunisino Bouchenachi, ebbe a dire che nella valle non c’è cemento. Seguiamo. La Valle dei Templi è integra e l'abusivismo è un fenomeno marginale. A sostenere questa tesi è il direttore del Centro del Patrimonio Mondiale dell'Unesco Francesco Bandarin che oggi ha compiuto una visita lampo, strettamente privata, nei siti archeologici. Ricordiamo che la Valle dei Templi venne dichiarata patrimonio Mondiale dell'Unesco nella seduta del dicembre del 1997 tenutasi a Napoli. La frase di Bandarin è destinata ad alimentare le polemiche fra i sostenitori di coloro che ritengono che l'area archeologica della Valle risulta investita dal fenomeno dell'abusivismo. Numerose trasmissioni televisive nazionali sono state riempite di filmati da immagini che dimostravano come la Valle fosse deturpata da immobili abusivi. A fare di contorno a tale tesi sono stati prodotti anche foto e filmati. Non dimentichiamoci che anche nella sua ultima fatica televisiva il famoso cantante Adriano Celentano si era schierato fra questi facendo sollevare l'ira del sindaco della città Aldo Piazza. Dalla parte opposta si erigono coloro che sostengono che la Valle dei Templi non è investita dal fenomeno dell'abusivismo e che tutto il materiale prodotto è fatto in malafede e teso solo ed esclusivamente a deturpare il volto della città soprattutto in campo nazionale. Ora la presa di posizione del direttore Bandarin, esponente di un ente mondiale, fa segnare un altro punto a favore per questi ultimi. Prima del direttore Bandarin un altro esponente dello stesso ente e precisamente il tunisino Bouchenachi aveva dichiarato che il sito archeologico della Valle dei Templi non presentava in alcun modo fenomeni di abusivismo. Un punto a favore, in sintesi, la frase di Bandarin per tutti coloro che sostengono che la Valle dei Templi rimane integra e che i turisti possono ammirare integralmente nella sua bellezza. Bandarin era accompagnato dal direttore dell’Ente Parco, Pietro Meli, col quale si è complimentato sia per i lavori di restauro in corso per il tempio di Giunone che per il tempio della Concordia, sia per le iniziative intraprese ed in particolare per gli scavi che hanno riportato alla luce le due statue nel dicembre dello scorso anno. ------ Convention oggi pomeriggio a Palermo della Casa delle Libertà per ufficializzare la candidatura di Totò Cuffaro a presidente della Regione. In un palasport gremito da circa 10 mila persone, Cuffaro ha ricevuto l’imprimatur degli alleati. Alla manifestazione unitaria, voluta e sostenuta da tutti i partiti della Casa delle Libertà, hanno preso parte i coordinatori regionali della coalizione, le deputazioni nazionali e regionali e gli eletti negli Enti locali. Anche una troupe di TVA è stata oggi a Palermo per realizzare un servizio. ----- Le analisi di laboratorio hanno confermato: dentro il succo di frutta bevuto dalla ragazza di Grotte ricoverata in Ospedale e dimessa ieri pomeriggio vi sono tracce di ipoclorito di sodio, che non sarebbe nient’altro che candeggina. Altre 86 confezioni di succo di frutta, dello stesso supermercato dove è stata acquistata la bevanda contaminata, sono state sequestrate. Proseguono nel frattempo i controlli di polizia e carabinieri in altri supermercati.

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