Notiziario di Lunedì 7 Novembre 2005
Dopo Legambiente anche l’Ulivo di Agrigento spara a zero sul Piano particolareggiato di recupero del centro storico, in discussione al consiglio comunale. Per Hamel, Licata e Lauricella il piano, se approvato, rischia di diventare una pesante palla al piede per il rilancio e la ripresa del centro storico e conseguentemente di tutta la Città. I tre ricordano che già nel 98, il CRU, Comitato Regionale per l’Urbanistica, aveva bocciato lo strumento urbanistico e che in sede di rielaborazione il progettista, l’ing. Vincenzo Rizzo, ha dovuto tenere conto di prescrizioni e indicazioni fornite dalla Regione. Col risultato, proseguono i tre, di un piano senz’anima, senza futuro per il centro storico e per la città, come peraltro ammesso dallo stesso professionista. Sarebbe stato opportuno, aggiungono, collegare il piano del centro storico con il PRG per trovare un raccordo urbanistico, sociale ed economico in un unicum pensato e ragionato. Hamel, Licata e Lauricella non risparmiano stoccate ad Aldo Piazza che sta sacrificando tutte le prospettive di sviluppo della città, al solo scopo di passare alla storia come il sindaco del piano del centro storico. Insomma, concludono i tre, c’è la quasi certezza che l’assessorato Regionale al Territorio e all’Ambiente bocci nuovamente il piano del centro storico. E c’è anche il piano delle farmacie che tiene banco in questi giorni, argomento affrontato dall’aula nel corso della seduta del 27 ottobre scorso. In quell’occasione il consigliere comunale Antonio Amato aveva sostenuto la necessità di istituire o trasferire una farmacia anche nella zona del Quadrivio Spinasanta. C’è il placet dell’assessorato regionale alla Sanità che avrebbe autorizzato una nuova farmacia nella zona via Mazzini – Tribunale Nuovo. Ma negli atti del comune, come oggi denuncia il vice presidente del consiglio Giuseppe Arnone, la zona risulta ampliata essendo stata inserita anche la zona finale di via Imera. Per Arnone si tratta di un tentativo per favorire presunti disegni illeciti di questo o quell’altro farmacista. E conclude sollecitando la Regione a verificare l’iter amministrativo del comune e il presidente del consiglio Di Maida a convocare una seduta d’aula per discutere della revisione della pianta organica delle farmacie.