Notiziario di Lunedì 14 Marzo 2005
Il collaboratore della giustizia Nino Giuffrè è stato condannato a 14 anni di reclusione perché ritenuto uno dei mandanti dell’omicidio di Pietro Giro, l’autista di pullman di Palma di Montechiaro, ucciso il 28 dicembre del 1989 a Palermo in via Paolo Balsamo, nei pressi della stazione centrale. E’ stato lo stesso Giuffrè, nel 2003, a svelare i retroscena dell’agguato. Pietro Giro, senza precedenti giudiziari, accompagnava studenti e anziani tra Agrigento e Palermo. La sua unica colpa era quella di essere cugino di uno stiddaro e, secondo Giuffré, la sua uccisione fu ordinata da Totò Riina a cui si sarebbero rivolti i fratelli Pietro e Ignazio Ribisi di Palma di Montechiaro. I difensori dei due Ribisi, gli avvocati Salvatore Russello e Giovanni Castronovo, sono adesso impegnati a dimostrare l’innocenza dei fratelli Ribisi ed il prossimo 24 marzo, dopo alcune deposizioni favorevoli alla difesa da parte di alcuni testimoni, sarà riascoltato in aula il pentito di Cosa nostra nissena Ciro Vara.