Notiziario di Martedì 25 Gennaio 2005
Accordo 'bipartisan' in Commissione Antimafia per rivedere la legge che regolamenta lo scioglimento degli enti locali infiltrati dalla mafia. Una proposta avanzata dai deputati Cristaldi di AN e Sinisi della Margherita, nata dalla necessità di liberare gli enti locali dalla presenza paramafiosa di certi funzionari. Tra gli obiettivi, la possibilità di commissariare non solo le giunte politiche, come accade adesso, ma anche gli uffici amministrativi dei comuni che, spesso, sono i luoghi dove si annidano le complicità con i clan, specie nella gestione degli appalti. In pratica si dovrebbero poter rimuovere con trasferimenti e cambiamento di funzioni, quei dirigenti e quel personale comunale che dimostra una connivenza con la criminalità organizzata, non sempre passibile di azione penale. La proposta di legge verrà presentata in Parlamento al più presto. Dal 91 ad oggi sono 148 i comuni italiani sciolti per mafia, soprattutto in Sicilia, Campania e Calabria. In provincia di Agrigento, ricordiamo, nel settembre scorso è stato sciolto per mafia il comune di Canicattì.