Notiziario di Lunedì 29 Novembre 2004
Domani l’Italia si ferma per protestare contro la Finanziaria del governo Berlusconi. CGIL, CISL e UIL chiamano a raccolta migliaia di lavoratori per uno sciopero generale, il quinto della serie, di quattro ore che per alcune categorie sarà di otto. Alla protesta sono interessate quasi tutte le categorie, dai trasporti alle banche, alle poste, alle scuole ed altri comparti. Sciopero dei dipendenti pubblici che attendono il rinnovo del contratto di lavoro, come i regionali della Sicilia che, a Palermo, proseguono nell’occupazione della sede dell'Aran. Stop totale nel settore della sanità, anche se saranno garantiti i servizi essenziali. Ad Agrigento è in programma una manifestazione unitaria dei sindacati, con un’assemblea nell’auditorium di San Pietro al quale prenderanno parte i tre segretari provinciali, Mangione, Catuara e Broccio che tornano insieme, sullo stesso palco, dopo la rottura dei mesi scorsi. E un invito a mettere da parte le loro diatribe personali e private viene dal segretario provinciale di Rifondazione comunista Alfonso Frenda che sollecita un’inversione della politica sindacale in provincia di Agrigento. Per il leader regionale della UIL, Claudio Barone, i lavoratori e i sindacati scendono in piazza domani per fare capire al governo nazionale che non si può bloccare il rinnovo del contratto del pubblico impiego e contemporaneamente prendere in giro i cittadini dicendo che si riducono le tasse.