Notiziario di Mercoledì 10 Novembre 2004
La Corte d’appello di Palermo ha disposto una misura di prevenzione personale nei confronti dell’imprenditore agrigentino Filippo Salamone, riformando la decisione di non luogo a procedere disposta quattro anni fa dal Tribunale di Agrigento. Il presidente della corte Salvatore D’Agati ha imposto all’imprenditore l’obbligo di firma ad Agrigento. La decisione giunge proprio alla vigilia del processo d’appello per mafia in cui Salamone è stato condannato a 6 anni e sei mesi assieme ad altri imprenditori ed esponenti mafiosi. Salamone ha anche patteggiato la pena ad un anno e mezzo al processo sulla cosiddetta Tangentopoli siciliana.